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BELVEDERE

I preraffaelliti a Roma

Una grande mostra sull’arte inglese del secondo Ottocento in cui sono esposte più di 100 opere, molte delle quali per la prima volta in Italia.

Bel Vedere 26_02_2011
rossetti


Spazia dai Primitivi
al pieno ‘500 la passione, tutta inglese, nei confronti della cultura italiana. Una grande mostra a Roma ne rende conto, documentando, con puntuali esempi mirati, quel processo di trasposizione, letterale e non, verificatosi nel corso del XIX secolo, di elementi specifici della nostra tradizione in ambito inglese.

A causa delle vicende politiche che sconvolsero l’Europa, dalla Rivoluzione francese alle guerre Napoleoniche, infatti, già sul finire del Settecento si registra in Inghilterra un’insolita diffusione di opere d’arte italiane, capolavori provenienti dalla dispersione di patrimoni aristocratici che contribuiscono a generare nuclei originari di nuove collezioni,  sia private che pubbliche, prime fra tutte quella della National Gallery di Londra. L’incontro tra la colta élite vittoriana e i maestri italiani della famosa Rinascita, attivi, quindi, dal XIII al XV secolo,  fa riscoprire, attraverso essi, un’arte pura e spirituale che abbina perfettamente la compiutezza formale ai più profondi sentimenti, ponendosi decisamente  in contrapposizione con i pensieri dominanti una società già materializzata e industrializzata.

Partendo dai paesaggi d’ispirazione italiana di William Turner, folgorato da Tiziano, il percorso romano racconta l’evolversi del gusto inglese che propende, alternatamente, verso la purezza del disegno toscano piuttosto che verso la sensualità del colore veneto. E lo fa  accostando i prototipi italiani , quindi Giotto, Carpaccio, Botticelli, Luini,  Tintoretto, Veronese e tanti altri, ai grandi pittori inglesi del secondo Ottocento, da Dante Gabriel Rossetti a Edward Burne - Jones e William Morris. Questi ultimi condivisero, interpretandoli ciascuno con il proprio temperamento, modelli e ideali iconografici dando vita ad una vera confraternita, detta dei Preraffaelliti, perché in Raffaello leggevano, ormai, un eccessivo formalismo e una mancanza di naturalezza. Il loro lavoro, però, risulta imprescindibile dal contributo teorico e dal ruolo di maestro mecenate di John Ruskin, figura chiave di questo periodo. Anche a lui la mostra dedica ampio spazio.

L’esposizione si chiude, viceversa, con una sezione di artisti italiani, tra i quali Gaetano Previati, che grazie ai colleghi inglesi riscoprono la tradizione italiana rinascimentale ritrovando in essa la matrice culturale della propria identità.
Le cento opere esposte alla Galleria d’Arte Moderna, delle quali molte sono per noi inedite, rappresentano, contemporaneamente, un omaggio all’Italia e al suo patrimonio, la cui bellezza non ha mai smesso di travalicare  i nostri confini territoriali.

DANTE GABRIEL ROSSETTI – EDWARD BURNE JONES

e il mito dell’Italia nell’Inghilterra Vittoriana
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Fino al 12 giugno 2011
Orario: da martedì a domenica 8.30 – 19.30 (chiuso lunedì)
Ingresso: intero € 10 – ridotto € 8
Info: 06/32298221