I Gesuiti scrivono alle vittime di Rupnik
La Compagnia di Gesù, cui apparteneva il sacerdote sloveno, prende carta e penna per rivolgersi alle donne abusate dal loro ex confratello. In attesa che il Dicastero per la Dottrina della Fede avvii il processo.

I Gesuiti scrivono alle vittime di abusi del loro ex confratello Marko Ivan Rupnik, tramite padre Johan Verschueren, delegato del Generale. Lo ha reso noto l'avvocato Laura Sgrò, che segue cinque di loro e lo scorso anno ha dato voce a Mirjam Kovac e Gloria Branciani nel corso di una conferenza stampa svolta a Roma.
La Compagnia di Gesù non si sente «a suo agio» con questo scandalo, esprimendo rammarico poiché in merito «alle violenze subite allora, si è aggiunta la sofferenza per la mancanza di ascolto e di giustizia per lunghi anni» e «fiducia che un processo di guarigione e di riconciliazione interiore sia possibile, a condizione che ci sia anche da parte nostra un percorso di verità e di riconoscimento» (Ansa).
Nel frattempo il Dicastero per la Dottrina della Fede continua la ricerca dei giudici per avviare il processo, a oltre un anno dalla deroga alla prescrizione. Senza fretta, poiché, come disse a gennaio, il card. Fernández pensa «a tanti altri casi, e ad alcuni forse più gravi ma meno pubblicizzati».