Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

I figli della risurrezione

Quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione (Lc 20,35)

Schegge di vangelo 25_11_2023 English Español

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: "Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello". C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda. (Lc 20,27-40)

I battezzati sono chiamati ad essere figli della risurrezione, che è Gesù Cristo. Quando saremo morti se saremo giudicati degni di questo titolo avremo un corpo glorioso e non avremo più bisogno della riproduzione per mantenere la specie. Ci sono persone che riescono già ad anticipare questa condizione su questa terra, lasciando intravedere lo splendore dei figli di Dio che poi potrà appartenere a tutti noi. Sono coloro che hanno risposto alla chiamata alla verginità. Prega Gesù affinché ti renda degno di essere un suo figlio e se hai dei peccati sulla coscienza vai al più presto a confessarti.