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VISTO E MANGIATO

I casali del Biscegliese

Tra Bisceglie e Andria ci sono 9 casali costruiti in tempo medievale in luoghi dedicati originariamente al dio Giano.

Visto e mangiato 15_01_2011
casale di giano 1

                          
opera arteIl dio Giano è la più antica delle divinità romano–italiche, il suo culto non viene mutuato dal mondo greco o dall’Oriente ma affonda le radici nella più remota antichità della nostra penisola. Giano è il dio di tutto ciò che significa inizio e cambiamento, legato alla crescita delle messi e al ciclo inarrestabile della natura.  L’iconografia di Giano è connotata dal celebre volto bifronte, rivolto al contempo al passato e al futuro, e il calendario romano dedicò a Giano il mese successivo al solstizio d’inverno, che con l’introduzione del calendario giuliano nel 46 a.C. diviene il primo mese dell’anno, da cui ovviamente il nostro mese di gennaio. 

La diffusione del culto di Giano fu talmente sentita e capillare sul suolo italico che confluì nell’onomastica privata come nella toponomastica, con fiumi, città e paesi che portano nel nome e nello stemma riferimenti alla divinità, anche senza un effettivo riscontro archeologico circa la presenza di un luogo di culto pagano.

Nell’itinerario proposto oggi, alla scoperta dei casali del biscegliese, il punto di partenza è proprio il più interessante di questi particolari insediamenti, ovvero Casale di Giano, legato ad un’antica memoria del dio.

I particolari casali di questa area della Puglia hanno un’origine tardo antica, ville rustiche di età romana che nel periodo di crisi dopo il tracollo dell’Impero diventano dei piccoli borghi fortificati, con propria chiesa e cimitero cristiano. Questi piccolissimi centri, se ne contano nove nell’agro biscegliese, resistono in autonomia fino all’XI sec., quando la rinascita delle città e il progressivo fenomeno di inurbamento ne provocano via via l’abbandono.     

Il Casale di Giano è antichissimo e oggi conserva due importanti testimonianze dell’arte cristiana, la chiesa di Santa Maria di Giano e  la cappella chiamata ancora oggi Tempio di Giano, che confermano senza ombra di dubbio la preesistenza del culto pagano, sostenuta anche da tracce archeologiche come monete romane e un’iscrizione del periodo di Giuliano l’Apostata. La chiesa di Santa Maria si presenta oggi con un’architettura frutto della ristrutturazione settecentesca, che lascia tuttavia emergere, anche a causa della stato di semi abbandono in cui versa, le precedenti fasi costruttive fino al periodo medievale.

Di grande interesse sono gli affreschi risalenti al XIII secolo, che con rustica semplicità ma grande forza espressiva raccontano le storie di San Nicola Pellegrino e San Giacomo, arricchendole di inedite vicende romanzesche. Il Tempio di Giano è invece un piccolo edificio a pianta centrale, pressoché cubico all’esterno, con un’abside circolare che sorge sul lato opposto all’ingresso principale, l’interno si presenta invece a croce greca absidata. La struttura è coperta da una particolare cupola a sviluppo piramidale su base quadrata all’esterno e a tholos all’interno. Costruita con conci di pietra perfettamente lavorata, giustapposti quasi senza malta, l’affascinante chiesa risale al XII secolo; sotto la pavimentazione sono state rinvenute le monete romane citate poc’anzi, e qui doveva trovarsi la preesistente ara pagana dedicata a Giano.     

Per raggiungere il Casale di Giano si deve lasciare Bisceglie percorrendo la Strada Provinciale 13 verso Andria, al quarto chilometro circa si è all’altezza del Casale. Anche gli altri Casali superstiti, immersi nelle distese di ulivi del biscegliese, sono ubicati a pochi chilometri dal capoluogo: lungo la via per Ruvo si raggiungono Zappino e Navarrino, sulla via vecchia di Corato si trova Pacciano, da via S. Andrea per Matinella si trova la Torre di Sagina e sulla superstrada per Molfetta si incontra S. Nicola, forse il meglio conservato di tutti.  


papillonCONSIGLIA:

Per gli acquisti golosi:
A Bisceglie dolci d’autore alla pasticceria San Pietro (via di Vittorio 84) tra cui spiccano quelli a base di mandorle e il Sospiro, il dolce tipico locale a base di pan di Spagna farcito con crema e ricoperto di glassa. Per gli amanti del gelato, la sosta sarà alla Gelateria Mario Campanella Supermago Del Gelo (piazza Garibaldi 22 • Tel. 0804240025) di Polignano A Mare (Ba), una delle migliori gelaterie d’Italia, operante sin dal 1935: da provare la formidabile torta Anastasia, a  base di gelato al caffè con panna.

Per i vini:
A pochi chilometri da Bisceglie, ad Andria da visitare la Cantina Rivera  (c.da Rivera  - tel 0883569501) che ha prodotti d’eccellenza, tra cui spiccano il Castel del Monte Riserva il Falcone, un rosso di grande eleganza da uve nero di Troia e Montepulciano, e il Moscato di Trani Piani di Tufara


Per mangiare:
La sosta sarà da Antichi Sapori (fraz. Montegrosso - piazza S. Isidoro, 10 tel. 0883569529) ad Andria (Ba) regno di Pietro Zito, personaggio ben noto ai gourmet, che ha impostato tutto sui prodotti del territorio di cui ha conoscenza straordinaria, a cominciare dalle erbe spontanee e dalle verdure selvatiche. In tavola lampascioni fritti, minestra di zucca gialla di Minervino con farro sponsale fritto e pecorino canestrato o purea di favetta con verdura di campo, costata di vacca podolica e coniglio ripieno, cassata con ricotta ricoperta di pasta di mandorle per finire.

Per dormire:
Chi raggiunge la zona con l’aereo, può fare base a Bari Modugno all’Hotel Jolly
(Provinciale Bari-Modugno - Modugno  - Tel. e Fax: 0805056939) che a prezzi molto ragionevoli accoglie gli ospiti in una struttura ben attrezzata e moderna.