I bambini in chiesa
Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite. (Mc 10, 14)
In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall'inizio della creazione (Dio) li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro. (Mc 10,2-16)
I discepoli rimproveravano chi Gli portava dei bambini per farGlieli toccare. A noi può sembrare strano questo comportamento dei discepoli, ma per un rabbi era disdicevole avere dei bambini al seguito. Gesù ribalta la convinzione comune dichiarando che i bambini erano per Lui benvenuti. Al giorno d'oggi persone maleducate, che non sapendo gestire i loro pargoli, disturbano il silenzio necessario alla preghiera, ad esempio durante la Santa Messa, a chi fa notare loro il disturbo arrecato citano questo versetto del Vangelo. In realtà, Gesù in quel momento non si trovava nel Tempio, né tanto meno a pregare.