Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico
L'EVENTO

Grati per la Giornata della Bussola

La Giornata della Bussola del 29 ottobre è stata un evento di Grazia, dove si è potuto percepire quel Mysterium lunae di cui ci ha parlato il cardinale Robert Sarah. E quel che abbiamo vissuto diventa un «compito stupendo ed esigente».
- IL VIDEO: UN "ASSAGGIO" DELLA GIORNATA

Editoriali 03_11_2022

Mysterium lunae. Lo ha citato sabato scorso, alla Giornata della Bussola, il cardinale Robert Sarah per spiegare – con queta espressione «cara alla contemplazione dei Padri della Chiesa» - il compito di noi cattolici. Come la luna per il sole, noi abbiamo «il compito stupendo ed esigente» di essere il riflesso di Cristo. Ecco, alla Giornata della Bussola – detto senza autoreferenzialità - si è potuto percepire questo Mysterium lunae, si è fatta esperienza di un mondo nuovo, di rapporti fondati sull’essenziale e di ascolto vero delle testimonianze, delle riflessioni e delle storie che sono state proposte.

A cominciare dalla Santa Messa con cui è iniziata la Giornata, una liturgia che è stato un vero atto di culto a Dio e che ha dato il tono a tutto quello che è seguito. Dalla lectio del cardinale Sarah sul tema proposto (“Quello che abbiamo di più caro è Cristo”) alle testimonianze del pomeriggio: il racconto di una madre inglese, Hollie Dance, e della sua lotta contro il sistema sanitario e giudiziario che voleva – e poi ha effettivamente ottenuto – mettere a morte suo figlio dodicenne, con una grave lesione cerebrale, in nome del “miglior interesse”; l’avvocato Bruno Quintavalle che ha seguito questo caso e altri simili, che ha spiegato il valore di sostenere le famiglie che chiedono ai medici di non sostituirsi a Dio nel decidere della vita e della morte; il dottor Alberto Dallari che ha mostrato come Dio agisca per il bene anche in circostanze negative, ovvero come la sua vita è cambiata e la sua fede approfondita come esito di quanto vissuto nel periodo della pandemia provvedendo alle cure dei malati di Covid malgrado gli ostacoli posti dal governo e dalla giustizia; Carolina e Giuseppe Gravina, con la incredibile storia dei loro tre figli - Rosaria, Giastin e Cosimo – morti giovanissimi in odore di santità a causa di una malattia genetica rarissima, e di come questa sofferenza si è tramutata in gioia incontenibile; il prete polacco don Dariusz Oko, e la sua battaglia contro la lobby gay nella Chiesa, che gli è costata anche una lunga persecuzione giudiziaria.

In ciascuna di queste storie abbiamo davvero visto la Grazia all’opera, e più ancora la stessa Giornata della Bussola è stata un evento di Grazia: non per merito nostro ovviamente, eppure attraverso di noi. Attraverso ciascuno presente sabato, a cominciare dai ragazzi della Comunità Shalom di cui eravamo ospiti, che si sono prodigati in ogni modo perché tutto funzionasse alla perfezione; per proseguire con chi ha provveduto all’accoglienza e alla segreteria, a tutti i relatori e a tutte le persone che sono intervenute: il desiderio di ascoltare e di crescere nella fede ha reso possibile aprirsi alla Grazia che è stata effusa a piene mani. E per questo non possiamo che dire grazie a ciascuno dei presenti.

Giustamente il cardinale Sarah ha citato la Prima lettera di san Giovanni: «Ciò che abbiamo udito, ciò che abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che abbiamo contemplato, ciò che le nostre mani hanno toccato, noi lo annunziamo a voi». Sabato sera, dalla Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio siamo ripartiti rigenerati, decisi a comunicare ciò che abbiamo toccato con mano, più consapevoli del nostro «compito stupendo ed esigente», il Mysterium lunae.

L’esperienza che abbiamo vissuto e le parole che abbiamo ascoltato devono diventare luce al nostro cammino, possibilità anche per altri di vivere la stessa Grazia. Come ci ha detto ancora il cardinale Sarah: «È un compito che ci fa trepidare se guardiamo alla debolezza che ci rende tanto spesso opachi e pieni di ombre. Ma è un compito possibile se, esponendoci alla luce di Cristo, sappiamo aprirci alla Grazia che ci rende uomini nuovi».

A tutti coloro che erano presenti alla Giornata della Bussola e a tutti coloro che ci leggono non possiamo che augurare il realizzarsi di questo Mysterium lunae.