Gozzoli e Rosselli, tesori toscani
Spetta ora a Benozzo Gozzoli e a Cosimo Rosselli testimoniare la ricchezza della storia della pittura toscana là dove il loro talento artistico ha trovato la propria linfa vitale. A Castelfiorentino.
La pittura devozionale nel territorio di Castelfiorentino, punto di incrocio strategico, nel Quattrocento, tra la Via Francigena e la via Volterrana, ha avuto come indiscussi artefici Benozzo Gozzoli e Cosimo Rosselli, protagonisti dell’ultima edizione, ora in corso, de La Città degli Uffizi, pluriennale programma espositivo che intende promuovere i centri periferici - rispetto a Firenze - della cultura fiorentina, attingendo all’inesauribile patrimonio della sua Galleria più celebre.
Dopo il Cigoli e i suoi amici, i Ghirlandaio e Beato Angelico, spetta al Gozzoli e a Rosselli testimoniare, attraverso il loro lavoro, la ricchezza della storia della pittura toscana là dove il loro talento artistico ha trovato la propria linfa vitale.
E se con questi luoghi il rapporto di Cosimo Rosselli è segnato dalla tavola dipinta per la Chiesa di S. Maria a Lungotuono, che raffigura la Madonna in trono con Bambino e i SS. Antonio Abate, Francesco, Monica e Verdiana, Benozzo Gozzoli è così legato a Castelfiorentino da avere, nel centro storico, un museo a lui dedicato, costruito a ridosso dei due cicli di affreschi la lui realizzati da queste parti, staccati e protetti nel nuovo edificio. Proprio qui trova spazio l’allestimento della mostra che riunisce opere provenienti da collezioni diverse, organizzate in un percorso tematico che le pone in relazione storica e artistica con gli affreschi conservati nel Museo. Si può dunque osservare quanto il Tabernacolo della Visitazione e il Tabernacolo della Madonna della Tosse del Gozzoli rappresentino l’esito monumentale di un contesto poetico delineato dai dipinti qui convenuti, distribuiti con rigore scientifico per documentare lo sviluppo della pittura devozionale in Valdelsa.
Accanto ai principali maestri si affiancano autori meno noti, il cui ruolo, in questa vicenda estetica, è stato, comunque, importante. E’ il caso di Nero di Bicci, artista davvero prolifico in Firenze e dintorni, e di Alesso Gozzoli che di Benozzo era il figlio.
Su tutti domina, incontrastata, la figura di Beato Angelico, maestro per eccellenza, di cui dai Musei Vaticani arriva una piccola e preziosa tavola con la Vergine e il Bambino tra angeli e santi. E’ a lui che i pittori qui presenti guardano, è da lui che imparano, diffondendo, per tutta la Valdelsa, il suo dolce linguaggio di severa spiritualità.
BENOZZO GOZZOLI E COSIMO ROSSELLI NELLE TERRE DI CASTELFIORENTINO
Pittura devozionale in Valdelsa
Castelfiorentino (FI), Museo Benozzo Gozzoli
fino al 31 luglio 2011
orario: tutti i giorni 9.00 – 13.00/15.30 – 19.30
ingresso: intero €6; ridotto € 4
info: 0571/64448