Gioco di parole
Chi ha visto me, ha visto il Padre (Gv 14, 9)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. (Gv 14, 7-14)
Le tre Persone della Trinità formano un’unità inscindibile: ciascuna richiama le altre, anche nell’ambito della conoscenza. Per questo chi conosce il Figlio conosce sia il Padre che lo ha generato e inviato, sia lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio. Così chi aderisce al Figlio accoglie anche il Padre e lo Spirito e chi vede il Figlio vede anche il Padre e compie le opere nella Sua Volontà. Sembra un gioco di parole, ma è la semplice realtà dell'amore che regna nella Santissima Trinità. Molto semplice da dire, ma non facile da capire... per questo occorre la fede in Gesù.