Ghana sotto ricatto
Il presidente del Ghana non ha ancora firmato una legge che punisce l'omosessualità. Teme il taglio dei finanziamenti internazionali.
La settimana scorsa il parlamento del Ghana ha approvato una legge che precisa ancor meglio i profili penali delle condotte omosessuali. La legge però non è stata ancora firmata dal suo presidente Nana Akufo-Addo perché c’è in sospeso un ricorso alla Corte suprema da parte di un cittadino privato.
Il presidente ha commentato: «un cittadino preoccupato ha lanciato una sfida alla Corte Suprema sulla costituzionalità della legislazione proposta. [La legge] ha sollevato notevoli preoccupazioni in alcuni ambienti della comunità diplomatica sul fatto che il Ghana potrebbe voltare le spalle al suo record, finora invidiabile e di lunga data, di rispetto e attaccamento ai diritti umani allo Stato di diritto. Voglio assicurarvi che nessun passo indietro di questo tipo sarà contemplato o permesso».
In realtà le parole del presidente mirano solo a nascondere la verità: Il Ministero delle Finanze del Ghana gli ha chiesto di procrastinare la firma perché la Banca Mondiale ha minacciato il Ghana di tagliare completamente 3,8 miliardi di dollari di finanziamento.
Quando si dice un ricatto e una violazione della sovranità di un Paese.