GenZ: 14% è bisex
Secondo uno studio il 14% dei giovani tra i 16 e i 22 anni si identifica come bisessuale. Il 9% tra i 23 e i 27 anni.
Per Generazione Zeta si intende quel gruppo di giovani nati dalla fine degli anni Novanta fino al 2010. Uno studio condotto dall’Osservatorio Generation Ship, realizzato da Changes Unipol ed elaborato da Kkienn ci informa che il 14% dei giovani italiani tra i 16 e i 22 anni si identifica come bisessuale. La percentuale scende al 9 riguardo ai giovani tra i 23 e i 27 anni.
L’incremento di questa percentuale rispetto agli anni passati non è dato dal fatto che oggi si può vivere più liberamente il proprio orientamento omosessuale, bensì dal contagio sociale: l’omosessualità è proposta positivamente e dunque una scelta che un tempo solo pochi avrebbero compiuto oggi è fatta propria da più ragazzi. Se dici che una tale condotta o condizione è buona e la pubblicizzi con insistenza e grande diffusione, appare evidente che il numero di persone che faranno propria la condotta o la condizione è destinato ad aumentare.
Dunque non è vero che il numero di omosessuali è sempre stato elevato, ma, dato che un tempo c’era maggiore riprovazione sociale sulla categoria, pochi uscivano allo scoperto. È vero invece che persone assai lontane dall’omosessualità e che mai si sarebbero sognate di abbracciarla si sono avvicinate ad essa perché la stessa è venduta come condizione normale.