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Calcio

Gay, ma non bandiera gay

Il calciatore del Cagliari Jakub Jankto ha fatto coming out, ma non vuole diventare bandiera delle rivendicazioni LGBT.

Gender Watch 18_04_2024

Jakub Jankto è un calciatore del Cagliari ed è stato il primo in Italia a suo livello a fare coming out. Ciò nonostante Jankto non vuole diventare una bandiera delle rivendicazioni LGBT.

In una intervista rilasciata per France Football ha infatti dichiarato: «Le istituzioni calcistiche non mi hanno contattato ufficialmente, ma non voglio comunque fare l'ambasciatore e non cambierò idea. Ho fatto coming out pubblicamente perché sono stato il primo giocatore a questo livello a farlo. Altrimenti non mi piace ostentare troppo il fatto di essere omosessuale». Il calciatore sta semplicemente dicendo che non vuole ingaggiare battaglie ideologiche usando strumentalmente la propria fama e il suo ruolo, seppur, ahinoi, difenda il suo orientamento omosessuale.

Poi così prosegue: «Per esempio, la fascia da capitano color arcobaleno, trovo che non sia necessaria, non si dovrebbe fare più del necessario. Ciò sconvolge davvero le persone. Non sono convinto di questo metodo, perché so che alla lunga è controproducente. Il mondo del calcio è omofobo in alcuni continenti e in alcuni paesi». È ciò che abbiamo ripetuto più volte da questo blog: l’insistenza martellante di campagne pro LGBT può risultare controproducente, può provocare crisi di rigetto e non perché le persone siano “omofobe”, come asserisce Jankto, ma solo perché comprendono che l’omosessualità è contro natura.