Gay e trans soffrono di più
I giovani gay e trans presentano una salute mentale peggiore e rischiano maggiormente di diventare dipendenti da droghe e alcol.
Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America, ha pubblicato i dati di un sondaggio condotto su migliaia di studenti delle superiori negli Usa dal titolo Sondaggio sui comportamenti a rischio dei giovani.
Evidenziamo qui i risultati in merito ai giovani LGBT. Il 65% di costoro nell’ultimo anno hanno provato «sentimenti persistenti di tristezza o disperazione», contro il 31% dei giovani etero e non trans. Negli ultimi 30 giorni il 53% ha avuto problemi di salute mentale, contro il 21% del gruppo non LGBT. Nell’ultimo anno il 41% ha pensato di uccidersi e il 20% ha anche provato a suicidarsi.
I giovani LGBT hanno il doppio di probabilità di assumere droghe, oppioidi e di abusare dell’alcol. Il 26% ha affermato di aver bevuto alcol nell’ultima settimana, contro il 21% dei giovani non LGBT. Il 25% ha dichiarato di usare marijuana, contro il 14% del gruppo non LGBT. Il 18% ha usato oppioidi, il 15% droghe illecite, contro l’8% del gruppo non LGBT.
Per l’ideologia LGBT tutti questi danni sono causati dall’omo e transfobia. Ma non può essere, sia perché nel tempo l’accettazione dell’omo e transessualità è cresciuta, anche a detta degli stessi gay, ed invece la salute delle persone gay non è migliorata, sia perché i gruppi sociali realmente discriminati e addirittura perseguitati non mostrano questi disturbi.
La causa di questo malessere deve invece essere rintracciata nella stessa omosessualità e transessualità, sintomi di una ferita interiore che chiede di essere sanata. L’uso di droghe, i disturbi mentali, i tentati suicidi, la depressione sono delle grida di aiuto che vanno ascoltate, non lasciando questi giovani nella loro condizione omosessuale o transessuale ma aiutandoli ad uscirne. Purtroppo e con piena evidenza oggi è impensabile che ciò avvenga.