Gasparri contro la triptorelina
Il senatore Gasparri in una interrogazione parlamentare chiede di far luce sui bloccanti la pubertà usati al Careggi di Firenze.
Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha presentato un’interrogazione alla presidenza del Consiglio e al ministro della Salute su alcune procedure bloccanti la pubertà che avvengono all’ospedale Careggi di Firenze.
Le parole di Gasparri: «Nonostante l'evidente delicatezza del trattamento, ho appreso che all'ospedale Careggi di Firenze la triptorelina, autorizzata dall'Agenzia europea del farmaco per uso veterinario, verrebbe somministrata a bambini di 11 anni senza alcuna assistenza psicoterapeutica e psichiatrica. Anche perché in quell'ospedale semplicemente non c'è un reparto di neuropsichiatria infantile - spiega Gasparri - Non solo. Le valutazioni psicologiche dei giovanissimi che arrivano al Careggi per avviare il percorso di cambio di sesso sembrerebbe siano particolarmente superficiali. E il via libera al ricorso dei farmaci sarebbe basato sul presupposto, inaccettabile, che con la pubertà bloccata i bambini hanno tempo di esplorare la loro identità di genere e decidere se proseguire il percorso di transizione. Chiaramente, se tutto questo fosse confermato, non potremmo tollerarlo»
Il senatore chiede dunque «l'eliminazione della prescrizione della triptorelina dai farmaci dispensati a carico del servizio sanitario nazionale per il disturbo di genere - prosegue il senatore -. Credo sia inoltre necessario che il comitato nazionale di bioetica, che sull'uso della triptorelina si era espresso ormai più di 5 anni fa, torni a formulare una valutazione».