G7 e "diritti" arcobaleno
La dichiarazione finale G7 esprime «preoccupazione per il ridimensionamento dei diritti di donne, ragazze e persone LGBTQIA+»
Nella Dichiarazione finale del G7 ovviamente c’è spazio anche per la tutela della rivendicazioni LGBT: «Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per il ridimensionamento dei diritti di donne, ragazze e persone LGBTQIA+ in tutto il mondo, in particolare in tempi di crisi, e condanniamo fermamente tutte le violazioni e gli abusi dei loro diritti umani e delle loro libertà fondamentali. Continueremo a promuovere e proteggere i loro diritti in tutte le sfere della società e a integrare costantemente l'uguaglianza di genere in tutte le aree politiche. Collaboreremo con i partner globali per promuovere l'uguaglianza di genere nei forum multilaterali. Ci impegniamo nuovamente a prevenire e affrontare l'odio e la discriminazione e a eliminare la violenza sessuale e di genere».
Le polemiche scatenatesi in occasione del G7 contro il governo Meloni perché sarebbe troppo di destra sono infondate. In realtà la polemica nasce dal fatto che questo governo non è troppo a sinistra. Un vero governo di destra non si impegnerebbe mai nella tutela dei diritti delle persone LGBT, perché non ci devono essere i diritti LGBT – quasi che omosessuali e transessuali fossero un genere biologico di umanità a se stante – bensì solo i diritti della persona. E questi diritti sono minacciati dall’omosessualità e dalla transessualità.