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400 ANNI FA LA CANONIZZAZIONE

Francesco Saverio, un docufilm racconta il grande missionario

L’amicizia con Ignazio di Loyola, che lo definì “la fortezza più difficile da conquistare”. La fondazione della Compagnia di Gesù con cui nasce la missione nel senso attuale del termine. E poi lui, inviato in Asia. Per il IV centenario della canonizzazione, un docufilm ripercorre la vita del patrono delle missioni: San Francesco Saverio. Fino all’estremità della Terra

Cultura 12_03_2022

Sulla mano con cui battezza centinaia di migliaia di asiatici spicca un fermo immagine assai suggestivo, che proietta subito lo spettatore sulla mano del reliquiario custodito nella Chiesa del Gesù. Quella mano appartiene a san Francesco Saverio (1506-1552), cui è dedicato il docufilm San Francesco Saverio. Fino all’estremità della Terra, proiettato in anteprima sabato scorso a Roma, proprio alla Chiesa del Gesù, nell’ambito delle celebrazioni del IV centenario della canonizzazione (12 marzo 1622) del santo missionario gesuita e di altri quattro grandi della Chiesa: sant’Isidoro l’Agricoltore, sant’Ignazio di Loyola, santa Teresa d’Ávila e san Filippo Neri.

La pellicola, prodotta da Cristiana Video, in collaborazione con EWTN, è diretta da Daniela Gurrieri, con la fotografia di Francesco Simone, e vede gli attori Indri Qyteza Shiroka, nei panni di Francesco Saverio, e Guglielmo De Simone, nei panni di Ignazio di Loyola. In un’ora, vengono sintetizzati i passaggi salienti della vita del santo, accompagnati dai commenti di padre Ottavio De Bertolis SJ e di padre Franco Azzalli OSM.

La vera architrave del docufilm è l’amicizia tra san Francesco Saverio e sant’Ignazio: un sodalizio destinato a cambiare non solo la storia della Chiesa ma anche il modo di intendere l’evangelizzazione. È proprio a partire dalla Compagnia di Gesù, infatti, che nasce la missione nel senso attuale del termine. A partire dalla metà del XVI secolo, quando il Nuovo Mondo è ormai meta delle colonizzazioni ispano-portoghesi, i missionari iniziano a smettere l’abito talare, mettendosi perennemente in viaggio e adattandosi a condizioni estreme. Meta di san Francesco Saverio, tuttavia, non saranno le Americhe, com’è avvenuto a molti dei suoi confratelli, ma l’Asia orientale. Francesco Saverio è oltretutto il primo europeo che attraversa il Giappone.

Impossibile, però, comprendere il capitolo missionario, se non si va a monte della vicenda umana e vocazionale di Francesco Saverio. Il santo gesuita nasce in Navarra nel 1506 da una famiglia della nobiltà rurale, presto decaduta. A 18 anni, lascia la Spagna alla volta di Parigi, dove inizia i suoi studi alla Sorbona. Dopo soli tre anni è già maestro e lo vediamo catapultato nelle dispute teologiche dell’epoca: c’è il luteranesimo che avanza e, tra gli accademici del tempo - quando non sono già degli eretici conclamati - regna grande disaccordo sul come contrastarlo. È in questa temperie che Francesco Saverio fa amicizia con uno studente suo connazionale, molto più anziano di lui: è Ignazio di Loyola (1491-1556) con il quale condivide l’alloggio al Collegio Santa Barbara.

I temperamenti sono assai diversi: impetuoso, eloquente, carismatico e assertivo Francesco Saverio; saggio, maturo, ascetico e meticoloso Ignazio. Quest’ultimo vede nel giovane compagno un potenziale formidabile alleato in una nuova opera di evangelizzazione. I due, all’inizio, fanno fatica a comprendersi ma è proprio Ignazio a dire all’altro: “Abbiamo molto più in comune di quello che immagini”.

Ignazio disse che Francesco Saverio era stato “la fortezza più difficile da conquistare”. Eppure, mattone dopo mattone, riuscirà a demolire l’apparentemente saldo edificio di certezze di cui Francesco Saverio si nutre. Il navarrese mostra grandi talenti, nello studio e non solo, ma anche due vistosi punti deboli: la vanità e l’ambizione. Tra i suoi obiettivi c’è quello di diventare rettore della Sorbona. Ignazio, al contrario, sta lavorando sulle virtù dell’umiltà e dell’obbedienza. Con il compagno adopera in modo sottile l’arte della provocazione. Gli ricorda passi evangelici come: “Che gioverà ad un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?” (Mt 16,26). Francesco Saverio incassa la provocazione per tornare al vero senso della vita. Comprende che il desiderio di servire Dio non viene da lui ma Dio stesso. Ignazio conquista il compagno anche agli Esercizi Spirituali, di cui Francesco Saverio era stato un fiero detrattore.

Il resto del docufilm è storia. Vengono rievocati i voti di Montmartre, fatti da sant’Ignazio, san Francesco Saverio, san Pietro Favre (1506-1546) e altri quattro compagni, da cui, poi, sarebbe nata la Compagnia di Gesù. I voti sono: castità, povertà, obbedienza e pellegrinaggio in Terra Santa. Se quest’ultimo non fosse stato possibile, i primi gesuiti sarebbero andati a Roma, per mettersi a disposizione del Papa, come effettivamente avvenne. Inizialmente Francesco Saverio non era il prescelto di Ignazio per le missioni asiatiche. Quando però, due giorni prima della partenza, il compagno incaricato si ammala, gli viene chiesto di prendere il suo posto. E Francesco Saverio, ormai, docile allo Spirito, tra le lacrime, accetta, prendendo in mano il crocefisso. Per entrambi, il distacco è duro da accettare: a quei tempi partire per un viaggio così lungo era un po’ morire e anche per Ignazio, che avrebbe voluto tenerselo stretto, la scelta di inviare Francesco Saverio in missione rappresenta un affidamento radicale a Dio.

San Francesco Saverio è per natura un sognatore che getta il cuore oltre l’ostacolo, rendendosi disponibile ad evangelizzare terre ignote. E lo fa, non cercando di “convincere” i suoi catecumeni ma consegnando loro un tesoro che già hanno nel cuore: lo Spirito Santo. Aiuta quindi loro a capire che solo scoprirsi amati da Dio salva veramente la vita. San Francesco Saverio muore il 3 dicembre 1552, all’età di 46 anni, nell’isola cinese di Sancian, stremato dalle malattie tropicali e dall’esaurimento fisico. È la morte più bella che si può augurare a un gesuita: consumarsi nell’annunciare il Vangelo.

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Il docufilm San Francesco Saverio. Fino all’estremità della Terra è disponibile a richiesta in lingua italiana, a noleggio o in acquisto, su  https://vimeo.com/ondemand/sanfrancescosaverio