Figli amati
«Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Mt 12, 14-18
Allora i farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Mt 12, 14-18
A Gesù non interessa la battaglia in campo aperto con i farisei. Egli si allontana non per timore, ma per obbedienza al Padre: la sua ora non è ancora venuta. Gesù non bada ai giudizi e alle chiacchiere del mondo; egli vuole essere Uno con il Padre! Per questo prosegue la sua missione di servo obbediente, vicino al cuore e al corpo degli uomini. Guarisce e salva. Anche noi siamo servi amati da Dio, scelti per essere cristiani, da lui guariti e chiamati a seguirlo. Possiamo arrivare a fare la volontà del Padre, non da soli, ma dentro la grande compagnia della Chiesa. Imitiamo Gesù ‘facendo il bene’ secondo la sua volontà, domandando la sua grazia che ci sostiene e ci soccorre dentro tutte le nostre personali debolezze e dentro tutte le contraddizioni del mondo.