Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Evitare di sentirsi migliori

Saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice (Lc 7, 39)

Schegge di vangelo 19_09_2019

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». (Lc 7, 36-50)

Coloro che non credono di essere peccatori, almeno quanto gli altri, non sentono la necessità di essere purificati da Dio. Non essendo pienamente coscienti della loro fallibilità, non sono a Lui adeguatamente grati per il perdono concesso o, quantomeno, per averli preservati nelle occasioni di peccato con la Sua Grazia. Occorre perciò evitare di sentirsi migliori degli altri. La Giustizia di Dio, infatti, tiene conto della diversità di situazione in cui viviamo. Ad un vero discepolo di Gesù dovrebbe essere chiaro che a chi è stato dato di più inevitabilmente sarà chiesto di più. Evitiamo quindi la tentazione di giudicare gli altri ma cerchiamo sinceramente la loro e la nostra Salvezza attraverso la preghiera per rallegrarcene tutti insieme, un giorno, in Cielo.