EDITORIALE
"Estremo scatto di volontà". Da strumentalizzare
Non è in questione il rispetto, l’umana compassione, il dovuto riserbo sempre necessario quando si tratta dell’insondabile profondità dell’animo umano. ma non possiamo fare finta che il dramma dell'esistenza non esista....
Editoriali
02_12_2010
Non è in questione il rispetto, l’umana compassione, il dovuto riserbo sempre necessario quando si tratta dell’insondabile profondità dell’animo umano. Non sarebbe il momento delle grida, delle zuffe da pollaio che in Italia accompagnano con la stessa superficialità i contrasti sulla finanziaria, l’esclusione dell’ultimo concorrente del Grande Fratello, le grandi domande sul nascere e sul morire. Il suicidio di Mario Monicelli meriterebbe quel silenzio e quel rispetto che purtroppo è sembrato non ricevere proprio da coloro che ne esaltano il suo gesto e che vogliono farne l’ennesimo spot in favore dell’eutanasia.
Il Capo dello Stato ha detto ieri che Monicelli «se n’è andato con questa sua ultima manifestazione della sua personalità, con un estremo scatto di volontà, che bisogna rispettare». Lo stesso rispetto merita, ricordiamolo, il diacono ventinovenne della diocesi di Orvieto, che si è sucidato tre giorni fa dopo aver appreso che la sua ordinazione sacerdotale, prevista il 7 dicembre, era stata sospesa. E rispetto – tanto – merita anche quel ragazzino quattordicenne, che si è ucciso nei giorni scorsi senza un apparente perché.
Sì, rispettiamo tutti. E poi? Facciamo finta che il dramma dell’esistenza non esista, non chiediamoci quali siano i valori in gioco, quale educazione stiamo dando ai nostri figli, quale sia il senso del nascere e del morire, ciò per cui valga la pena vivere. Continuiamo così, con tanto, tantissimo rispetto di fronte a questi «estremi scatti di volontà», magari da aiutare con una pillolina ad hoc (quella che invoca oggi Adriano Sofri dalle pagine di Repubblica), quella pillolina molto meno drammatica di un volo che ti porta a sfracellarti sul cemento, molto più consona al clima di sorrisi, abbracci e commozione che si respira a «Vieni via con me». Ma per carità, non facciamoci domande. Sta per cominciare la nuova puntata del Grande Fratello…