SCHEGGE DI VANGELO
E' bello stare con te
Gesù entra nel cuore del nostro dramma umano. Con Gesù è più umano e più bello vivere. La Sua Presenza cambia tutto.
Vangelo
02_03_2012
Domenica seconda di Quaresima – 4 marzo 2012
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni
e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime:
nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche…
(Mc 9,2-10)
Quando ci è accaduto di sentirci rivivere? Nella ripresa dopo una malattia, nella scoperta di un amore vero, con la nascita di un figlio, all’arrivo di una bella notizia… Improvvisamente il cielo si è schiarito e abbiamo visto il sole e la luce ha fatto splendere le cose. Dev’essere stato appassionante per i tre che Gesù aveva chiamato più vicini, Pietro, Giacomo e Giovanni, vivere in sua compagnia, ascoltarlo, guardarlo, scrutarlo dentro gli occhi, seguirne i movimenti, andargli dietro, intuirne le intenzioni, godere della sua presenza così piena, così chiara, così bella.
Un giorno Gesù li conduce ‘su un alto monte, in disparte, loro soli’, e davanti a loro tutta la sua persona si illumina e fa risplendere il mondo tutt’intorno. Ne rimangono così attratti, che Pietro grida che vorrebbe stare sempre là. L’esperienza dell’amicizia di Gesù, lo sguardo su di Lui e la sua compagnia sono bellezza e pienezza della vita.
Questo tuttavia non avviene in modo automatico, e non è per nulla una questione sentimentale. Leggere questa pagina di Vangelo nel contesto della Quaresima, dopo la giornata delle Ceneri, dopo il Vangelo delle tentazioni, nella stessa domenica in cui la prima lettura racconta il sacrificio di Abramo, ci fa capire che la presenza di Gesù attraversa tutti i fatti dell’esistenza, con le tentazioni e le cadute, le crisi e i tormenti, le incertezze e le debolezze. Gesù entra nel cuore del nostro dramma umano, toglie il buio delle cose e solleva il peso del nostro fardello. Con Lui è possibile la vittoria sul nostro male profondo. Tutto viene trasfigurato: il lavoro, l’amicizia, la famiglia, persino il male della sofferenza e del tradimento, il male dell’offesa e del disprezzo. Con Gesù è più umano e più bello vivere. La Sua Presenza cambia tutto.
Un giorno Gesù li conduce ‘su un alto monte, in disparte, loro soli’, e davanti a loro tutta la sua persona si illumina e fa risplendere il mondo tutt’intorno. Ne rimangono così attratti, che Pietro grida che vorrebbe stare sempre là. L’esperienza dell’amicizia di Gesù, lo sguardo su di Lui e la sua compagnia sono bellezza e pienezza della vita.
Questo tuttavia non avviene in modo automatico, e non è per nulla una questione sentimentale. Leggere questa pagina di Vangelo nel contesto della Quaresima, dopo la giornata delle Ceneri, dopo il Vangelo delle tentazioni, nella stessa domenica in cui la prima lettura racconta il sacrificio di Abramo, ci fa capire che la presenza di Gesù attraversa tutti i fatti dell’esistenza, con le tentazioni e le cadute, le crisi e i tormenti, le incertezze e le debolezze. Gesù entra nel cuore del nostro dramma umano, toglie il buio delle cose e solleva il peso del nostro fardello. Con Lui è possibile la vittoria sul nostro male profondo. Tutto viene trasfigurato: il lavoro, l’amicizia, la famiglia, persino il male della sofferenza e del tradimento, il male dell’offesa e del disprezzo. Con Gesù è più umano e più bello vivere. La Sua Presenza cambia tutto.