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Duomo di Siracusa: meraviglia barocca, vestigia greche

Il Duomo di Siracusa, patrimonio mondiale dell'Unesco, fu costruito nel XVIII Secolo su un tempio di Atena del V Secolo a.C. di cui resta traccia. L'ambiente più bello è la Cappella del Santissimo Sacramento con ciborio del Vanvitelli.

Cultura 19_04_2014
Duomo di Siracusa

Nel V secolo a.C. il tiranno Gelone diede ordine di costruire, nella zona più alta di Ortigia, un tempio dedicato alla dea Atena. Dell’edificio in puro stile dorico restano oggi in loco alcune colonne e parte del loro piano di appoggio. Il resto del tempio conobbe, successivamente, profonde trasformazioni: nel VII secolo il vescovo Zosimo lo trasformò in basilica cristiana, consacrata alla Natività di Maria. L’intervento più decisivo, dal punto di vista architettonico, risale al XVIII secolo. Fu allora che venne eretta la scenografica facciata barocca su disegno del trapanese Andrea Palma. Spartito in due ordini da una trabeazione merlata, il prospetto principale della Cattedrale di Siracusa è scandito da colonne corinzie che conferiscono alla superficie effetti chiaroscurali. La parte superiore è ornata da sculture: la Vergine Immacolata, al centro, è affiancata a destra dal simulacro di S. Lucia e a sinistra da quello di S. Marziano, protovescovo della città, qui giunto da Antiochia su invito dello stesso San Pietro. Solo nel secolo scorso venne aggiunto il sagrato delimitato dalle statue, rispettivamente, del Principe degli Apostoli e dell’Apostolo delle Genti, poste ai lati della scalinata. Per la ricchezza dell’apparato decorativo il frontespizio siracusano è considerato una delle espressioni più interessanti del barocco siciliano.

Un atrio con tre portali, dei quali quello centrale impreziosito da ornamenti floreali e colonne tornite, consente l’accesso al luogo sacro. A dispetto di quanto ci si potrebbe aspettare, date le premesse esterne, l’interno della chiesa appare spoglio. Suddiviso in tre navate conserva, sorprendentemente, tracce della struttura millenaria pagana: i pilastri della navata maggiore vennero ricavati, infatti, aprendo la cella del tempio di Atena di cui le colonne doriche sono ancora incastonate nella navata laterale destra. Da qui si accede a diverse cappelle che conservano pregevoli manufatti artistici, quali la vasca di marmo, forse di epoca ellenistica, del fonte battesimale, proveniente dalle locali catacombe, e la statua argentea di S. Lucia, patrona della città, opera dello scultore palermitano Pietro Rizzo. L’ambiente più bello è la Cappella del Santissimo Sacramento, dalla pianta ottagonale, al centro della quale trova posto un ciborio in legno dorato firmato da Luigi Vanvitelli. Sul fondo del lato sinistro si apre, infine, una cappella di epoca normanna dove è stata collocata una Madonna della Neve, simulacro che rimase miracolosamente illeso durante il terribile terremoto del 1693.

Il Duomo di Siracusa è annoverato nella lista dei beni dell’umanità stilata dall’Unesco.