OCCHIO ALLA TV
Duetto da talk show
La7 sceglie di mantenere comunque aperto uno spazio per l'attualità politica, in un periodo abitualmente riservato alle repliche o alle seconde visioni. Ma a parte qualche dibattito interessante i due conduttori giocano ognuno per conto suo e non ne guadagna l'approfondimento informativo.
Occhio alla Tv
14_07_2011
Qualcuno li ha definiti metaforicamente “separati in casa”: fra i due si è instaurato uno strano feeling, rintuzzato più spesso da qualche battibecco a denti stretti che da un’effettiva consonanza di idee o di stile. Nonostante questo, il programma mantiene una sua efficacia, riuscendo non di rado a suscitare dibattiti interessanti fra gli ospiti – normalmente di opposte fazioni – soprattutto quando si trattano i principali temi dell’agenda politica. Gli ospiti di turno si trovano incalzati in modi differenti dai due, che giocano alle parti della “bella” e della “bestia” o del “buono” e del “cattivo”, ma spesso vanno ognuno per conto proprio e non fanno gioco di squadra.
Se questa modalità può far presa su un pubblico sempre attirato dal battibeccare, non rende però un buon servizio dal punto di vista dell’approfondimento informativo, che dovrebbe essere l’obiettivo della trasmissione. D’altro canto, non si può non notare il “coraggio” di La7, che sceglie di mantenere comunque aperto uno spazio per il talk show di attualità politica, in un periodo abitualmente riservato alle repliche o alle seconde visioni.