Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Migrazioni
a cura di Anna Bono
America Centrale

Due nuovi gruppi di emigranti diretti verso gli USA sono entrati in Guatemala e in Messico il 28 ottobre

Centinaia di emigranti il 28 ottobre sono entrati in Guatemala da El Salvador. Un altro gruppo si è scontrato con le forze dell’ordine nel tentativo di sfondare il confine tra Guatemala e Messico

Migrazioni 29_10_2018

Il 28 ottobre un nuovo gruppo di oltre 300 emigranti diretti verso gli Stati Uniti ha lasciato El Salvador ed è entrato in Guatemala, seguendo tramite Facebook e WhatsApp i consigli e le indicazioni della carovana che ha già raggiunto il Messico nei giorni scorsi. Il governo del Salvador ha detto di essere solidale con gli emigranti e di rispettare il loro diritto a emigrare e li ha esortati a non correre rischi durante il viaggio. La polizia salvadoregna li ha scortati fino al confine con il Guatemala. Un altro gruppo nello stesso giorno ha sfondato la barriera di confine tra Guatemala e Messico a Tecun Uman e si è scontrato con la polizia. Un cittadino dell’Honduras, Henry Adalid, 26 anni, è stato ucciso e sei agenti sono stati feriti durante gli scontri. Dei testimoni sostengono che la polizia ha aperto il fuoco sugli emigranti sparando proiettili di gomma. Ma il ministro dell’interno messicano Alfonso Navarrete ha negato che la polizia federale  fosse armata e ha dichiarato che invece alcuni emigranti lo erano e altri avevano delle bottiglie Molotov. Da parte sua, il governo guatemalteco in un comunicato si è detto dispiaciuto che gli emigranti abbiano rifiutato il dialogo e abbiano attaccato le forze di polizia con lanci di pietre e bottiglie. Il primo gruppo di emigranti, in prevalenza partiti dall’Honduras, si trova adesso nel Messico meridionale. Si stima siano tra 3.500 a 7.000. Secondo l’Unicef tra di loro ci sono 2.300 bambini.