Dono di grazia
Gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Mt 20,20-21
Gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Mt 20,20-21
Gesù procede con una logica irrefrenabile. Nelle sue parole e nei suoi gesti l’amore, la carità, il perdono, il dono di sé scorrono come un’acqua vivace e decisa che attraversa il terreno della vita umana e lo irriga. Noi arriviamo a lui carichi di pretese, e Lui ci dona la cosa migliore e più utile a noi e agli altri. Dobbiamo imparare a guardarlo: come Lui ha vissuto, ha donato, si è offerto. Come ci ama, ci perdona, ci accoglie, ci riprende e ci rimette in sesto. La sua grazia paziente non ci lascia indugiare nella nostra pretesa, non ci permette di arrenderci al nostro male, ma ci spinge a chiederGli il dono di un cuore nuovo.