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CONTRO L'ABORTO

Domani a Desenzano la Marcia per la Vita

Promossa dal Movimento europeo difesa vita e da Famiglia Domani,
vi aderiscono molte associazioni, vescovi e parlamentari.

Attualità 27_05_2011
No all'aborto in Italia

È ormai arrivato il giorno atteso. Domani, sabato 28 maggio, a Desenzano sul Garda (Brescia), con inizio alle 10,15 in piazza Malvezzi di fronte al Duomo cittadino, si svolgerà la Marcia Nazionale per la Vita promossa da Mevd (Movimento europeo difesa vita e dignità umana) e da Famiglia Domani, con l’adesione delle riviste Il Timone e Radici Cristiane, nonché di tante associazioni pro life italiane, compresi diversi Movimenti per la Vita locali.

Gli organizzatori hanno ricevuto il sostegno anche di diversi deputati ed eurodeputati, quali gli onorevoli Massimo Polledri, Lorenzo Fontana, Antonio Palmieri, Alfredo Mantovano e altri. Tra i politici spicca anche l’incoraggiamento del governatore del Piemonte, Roberto Cota, che ha sin dal principio del suo mandato attuato una collaborazione con il Movimento per la Vita piemontese, guidato da Marisa Orecchia, e con Alleanza Cattolica.

Da segnalare senza dubbio anche il messaggio inviato agli organizzatori della marcia di Desenzano dal vescovo di Albenga-Imperia, mons. Mario Oliveri, e da mons Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro. Quest’ultimo ha scritto tra il resto: «Carissimi amici, […] la vostra marcia è un gesto di profondo amore al mistero della vita, indisponibile a ogni potere umano perché disponibile soltanto a Dio, e tale testimonanza diviene fatto civile proposto a tutta la società. Vi sono, pertanto, accanto con gratitudine e Vi benedico di cuore».

Al termine della Marcia sono previste due tavole rotonde con gli interventi, tra gli altri, di Silvio Ghielmi, cofondatore di Mani Tese, del Movimento per la Vita italiano e del Progetto Gemma; di Virginia Coda Nunziante, di Famiglia Domani; di Mario Palmaro e Renzo Puccetti, bioeticisti molto noti e collaboratori, tra le altre numerose attività, di Radio Maria; di Antonio Oriente, già medico abortista divenuto attivo sostenitore del diritto alla vita…

Sono previste anche alcune Messe, compresa una in rito tridentino, integralmente cantata in gregoriano.

Ritengo dunque importante richiamare qui, per concludere, almeno un passo del manifesto della marcia, che sarà letto al momento della partenza: «Soprattutto dobbiamo ricordare che ogni bambino è un figlio: perciò l’aborto è uccisione anche del padre e della madre, che sono all’origine di quella vita. Quando un figlio muore, muoiono con lui anche la madre (che precipita, prima o poi, volente o nolente, in incubi, paure, rimorsi…) e il padre; muore, suicida, la famiglia; muore la società, sempre più anziana, paurosa, sterile, nel corpo e nel cuore. La nostra povera società in cui diminuiscono ogni anno i matrimoni e i figli, mentre aumentano soltanto la divisione e la solitudine…Oggi siamo qui, non per ergerci a giudici di nessuno. Semmai per ricordarci che dobbiamo essere anche pronti ad aiutare, anche nel concreto, ogni padre, ogni madre ed ogni figlio in difficoltà [...].

«Ci sentiamo responsabili dei nostri fratelli: delle donne ingannate dalla cultura di Erode e della Bonino; degli uomini spogliati della loro paternità; dei bambini, vittime sacrificali di una società che trasforma i capricci in diritti, e i diritti nella legge del più forte […]

«Dobbiamo essere necessariamente chiari, intransigenti, netti, quanto alla Verità, senza la quale non esiste salvezza, ma nel contempo mostrarci pieni di comprensione e di carità, perché ogni storia ed ogni tragedia è conosciuta - nelle sue profondità insondabili per l’uomo - soltanto da Dio».