Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristo Re a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Domanda di misericordia

 Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». (Lc 18,9-14)

Schegge di vangelo 14_03_2015
Vangelo

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». (Lc 18,9-14)

Saliamo al tempio, andiamo in chiesa, partecipiamo alla Messa perché? Ci sarà ancora qualcuno che ci va per farsi bello davanti agli altri o davanti al Signore? Spesso si va in chiesa con la presunzione di adempiere un dovere, pensando che questo semplice gesto sia sufficiente per metterci a posto la coscienza: "Anche questa volta sono stato bravo…”. Con tutti i richiami che vengono dal Vangelo e che tra ieri e oggi - nelle 24 ore per il Signore - ci hanno riproposto la grandezza della misericordia del Signore, conviene indossare le vesti e chiedere il cuore del pubblicano, e andar in chiesa confessando: "O Dio, abbi pietà di me peccatore".