Documento d'eccezione
Troppo spesso capita che sulla nostra tv pubblica vadano in onda programmi interessanti in ore troppo tarde. E' successo anche con lo straordinario film-documentario sulla strage di Marzabotto.
Troppo spesso capita che sulla nostra tv pubblica vadano in onda programmi interessanti in ore troppo tarde. È successo anche ieri sera, con la trasmissione del documentario “Lo Stato di eccezione. Processo per Monte Sole 62 anni dopo”, su RaiTre alle 23.45, all’interno del format “Doc3”. Nelle immagini e nelle parole del filmato, il racconto del processo per la strage nazista di Marzabotto e la storia dei pochissimi sopravvissuti all’eccidio, ormai anziani, che hanno visto dal vivo la potenza distruttiva del male e la ferocia senza senso di cui l’uomo è capace.
Chi ha iniziato a vedere il documentario, difficilmente ha interrotto la visione prima della fine. Nella semplicità della regia – costruita su un ritmo lento, sui primi piani dei protagonisti e su ampi flashback storici – la chiave dell’efficacia di un racconto che ha riaperto una pagina di storia dolorosissima, non soltanto per quanto è successo ma anche per il lungo silenzio della giustizia contro i colpevoli.
Il film trasmesso ieri sera da RaiTre è costituisce l’unica documentazione del processo che tra il 2006 e il 2007 ha finalmente condotto a una storica sentenza di colpevolezza per la strage di Marzabotto, in cui un intero reparto delle SS comandato dal maggiore Walter Reder uccise centinaia di uomini, donne, anziani e bambini inermi.
La messa in onda del documentario, vincitore di numerosi premi in festival del cinema, ha rotto un silenzio durato 60 anni. Data l’importanza dell’evento per la storia nazionale e in forza della carica espressiva del documento, la prima serata sarebbe stata una collocazione più adeguata.