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la misericordia in azione

Diocesi di Tyler: via Strickland, via la Messa antica

Messo da parte il presule troppo controcorrente, non ci sono più ostacoli per attuare la "rieducazione liturgica" imposta da Traditionis Custodes.

Borgo Pio 12_11_2024

A un anno esatto dalla rimozione di mons. Joseph Strickland, l'amministratore apostolico della diocesi di Tyler (Texas), mons. Joe S. Vásquez, ha campo libero per attuare le misericordiose restrizioni imposte da Traditionis Custodes.

Via Strickland, via la Messa antica dalla cattedrale. Nella sua lettera del 6 novembre – diffusa da Diane Montagna e ripresa in Italia da Messainlatino.it mons. Vásquez specifica che dopo la sua nomina ad amministratore apostolico si è rivolto al Dicastero per il Culto Divino per sapere come attuare Traditionis Custodes nella diocesi (l'eccessiva paternità di Strickland verso i fedeli "tradizionali" era in effetti tra le "colpe" che ne hanno causato la rimozione). Ed ecco il responso: «Seguendo le indicazioni della Santa Sede, le celebrazioni secondo il Messale del 1962 nella cattedrale dell'Immacolata Concezione termineranno il 30 novembre». Dopodiché, l'unica celebrazione autorizzata sarà nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore, parrocchia personale presente dal 2003 e affidata alla Fraternità Sacerdotale San Pietro.
Consapevole che «questa transizione sarà difficile per alcuni», l'amministratore apostolico conclude con il consueto fervorino in "stile Roche" invitando ad apprezzare «le ricchezze liturgiche della forma ordinaria del rito romano». 

Due osservazioni: è vero che – per ora – la parrocchia personale della Fraternità San Pietro non viene toccata e speriamo che l'intero istituto esca intatto anche dalla visita apostolica in corso; ma il ruolo degli istituti ex Ecclesia Dei è già ribaltato: da centro di diffusione della liturgia tradizionale a centro di restrizione, praticamente a ghetto in cui confinarla.
E in secondo luogo questa relativa tolleranza varrà soltanto in attesa che tutti si decidano ad apprezzare «le ricchezze liturgiche della forma ordinaria del rito romano» e a dimenticare quell'Introibo ad altare Dei così urticante per le orecchie d'Oltretevere. Con le buone o con le cattive.