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LA RIFLESSIONE

Dio. Ecco cosa manca alla neo Chiesa in uscita

Ciò che manca a troppi uomini di Chiesa oggi è anzitutto la fede nella Trascendenza. Da tempo ormai uomini della gerarchia demoliscono le lotte dei cattolici a difesa di vita e famiglia, ma c’è ancora qualcosa di più grave: si sta abbattendo la fede nel Dio Creatore trascendente. 

Editoriali 30_08_2019

Ciò che manca a troppi uomini di Chiesa oggi è anzitutto la fede nella Trascendenza. Da tempo ormai uomini della gerarchia demoliscono le lotte dei cattolici a difesa di vita e famiglia, ma c’è ancora qualcosa di più grave: si sta abbattendo la fede nel Dio Creatore trascendente.

Cos’è il nuovo ecologismo, di moda nel mondo cattolico ufficiale, se non una forma mascherata di panteismo? Se si sostituisce la difesa dei bambini innocenti, o dei malati, con la difesa dei panda e degli alberi, non si è già fatta una scelta di campo, per la Natura, contro l’uomo, unica creatura a “immagine e somiglianza di Dio”?

E non è questa scelta la medesima delle religioni pagane antiche, dall’Amazzonia (con i suoi riti cannibaleschi), all’Asia, così come del modernissimo nazismo, tanto attento agli animali quanto dispregiatore degli uomini? E l’ ossessione per la politica - basti leggere i tweet di Antonio Spadaro - non è forse segno evidente di una visione puramente orizzontale dell’esistenza? Tutto si svolge qui, nel mondo, sulla terra.

La Bibbia ricorda invece checieli e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”: questa consapevolezza sta alla base della Fede nella Trascendenza, della consapevolezza che la “scena di questo mondo” è nulla, rispetto all’Eterno. Come si sta scacciando l’Eterno dalla Chiesa? Anzitutto non parlandone quasi mai: ecclesiastici terrestri, parlano di tutto, senza connetterlo mai al Cielo. Il loro parlare diventa così terribilmente vano, ripetitivo, superficiale.

Ma soprattutto l’Eterno si emargina distruggendo ciò che per 8 anni aveva tentato di fare Benedetto XVI: rilanciare la sacra liturgia, ricordando ai sacerdoti quanto essa sia importante per permettere ai fedeli e a loro stessi di sentire davvero il profumo del Cielo, il gusto dell’Eternità.

Il sacerdote è anzitutto colui che celebra i misteri divini, rispetto ai quali le sue prediche, le sue parole non sono nulla! Dovrebbe sapere che il mondo si cambia nobilitando la mente e il cuore degli uomini, con la preghiera, l’adorazione, i sacramenti, ben prima che con l’esercizio del voto o le scaramucce in rete. Padre Spadaro, per fare ancora un nome autorevole e paradigmatico tra i tanti possibili, è, al contrario, un “uomo da prediche”, o, per meglio dire, da comizi. Non da confessionale, né da inginocchiatoio; del rosario, se ne parla, è solo per opporsi a Salvini, non certo per raccomandarne la recita da un punto di vista religioso.

Le recenti dichiarazioni di padre Sosa, generale dei Gesuiti, sono un segno ancora più evidente di quanto si sta dicendo: negare Satana è un modo per sminuire anche Cristo; cancellare l’Inferno e il peccato significa sbianchettare anche il Paradiso e la Redenzione. Quanti ecclesiastici oggi ragionano come hegeliani e marxisti, negando di fatto ogni dimensione trascendente, ed assolutizzando solo il qui ed ora.

A padre Sosa, a padre Spadaro, a quell’altro gesuita, padre Ochetta, che ama trattare di referendum, leggi elettorali, votazioni politiche con tanta (renziana) passione, andrebbe allora riletto quanto affermava un celebre esorcista, padre Gabriele Amorth, ne “L'ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana” scritto insieme a Paolo Rodari nel 2012: “Benedetto XVI è temutissimo da Satana. Le sue messe, le sue benedizioni, le sue parole sono come dei potenti esorcismi. (…) Il modo con cui Benedetto XVI vive la liturgia. Il suo rispetto delle regole. Il suo rigore. La sua postura sono efficacissimi contro Satana. La liturgia celebrata dal Pontefice è potente. Satana è ferito ogni volta che il Papa celebra l’eucaristia...”.

Messe, benedizioni, esorcismi, senso liturgico, senso del sacro, adorazione, eucaristia..: ecco cosa manca alla “nuova Chiesa”, alla “chiesa in uscita”, alla chiesa che ama aggiungersi tante vuote etichette, tranne l’unica davvero importante (“Chiesa di Cristo”)! Manca la fede nell’Eterno.

Ma cosa interessano, alla fine, uomini che non hanno più “parole di vita eterna”?