Davos sdogana la droga: bentornati nel Mondo Nuovo
Dal forum invernale di Davos esce sdoganato il commercio della cannabis. Fra i promotori, Israele e Canada sono all'avanguardia nella produzione e nella vendita. Ma una sessione dedicata agli allucinogeni studia il modo di legalizzarli per scopi medici. Ricorda qualcosa? Il futuro da incubo sognato dallo scrittore Aldous Huxley (Il Mondo Nuovo).
![Cannabis in serra Cannabis in serra](https://lanuovabq.it/storage/imgs/cannabis-large-0-1.jpg)
La globalizzazione 4.0 parte dalla cannabis e dal forum invernale di Davos dove si riuniscono ogni anno i potenti della Terra per parlare delle questioni più importanti per il nostro pianeta, secondo loro. Su invito, al World Economic Forum, partecipano anche intellettuali e giornalisti e, quest’anno, anche i leading Cannabis executives and investors a sottolineare l’importanza del mondo della cannabis per i grandi investitori internazionali; tre simposi, martedi 22, mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio, con testimonial d’eccezione come Ehud Barak, ex premier israeliano.
Infatti proprio Israele e Canada sono in prima linea nella produzione e diffusione e vedono nel mercato europeo un grande trampolino di lancio. Si prevede un mercato floridissimo con in testa Germania e Italia e un fatturato di 55 miliardi tra dieci anni solamente in Europa. Chiaramente molto dipenderà da come si muoveranno gli stati con le loro legislazioni, ma il trend è in crescita. Ma Davos non era interessata sola alla cannabis, c’è ben altro. Una sessione, mercoledì 23, è stata dedicata agli allucinogeni: The New Science of Psychedelics, ovviamente, a scopo terapeutico: funghi allucinogeni per la depressione e MDMA (exstasy) per i traumi. Ma sappiamo bene che la legalizzazione passa sempre attraverso la via terapeutica e già nella Sylicon Valley usano l’LSD per migliorare le capacità cognitive a testimoniare che siamo di fronte ad un vero e proprio “rinascimento psichedelico”. Altro che canne, qui si chiede di rendere legali le droghe allucinogene e l’MDMA.
Forse questi esponenti di primo piano della politica e dell’economia hanno in mente un mondo già preconizzato dal Aldous Huxley (1894-1963)? Nel suo romanzo distopico Il Mondo Nuovo (1932) descrive una Terra dove gli uomini hanno a disposizione una sostanza “euforica, narcotica, gradevolmente allucinante”: il soma, “il delizioso soma; mezzo grammo per un riposo di mezza giornata, un grammo per una giornata di vacanza, due grammi per un’escursione nel fantasmagorico, tre per un’oscura eternità nella luna”. “Tutti i vantaggi del Cristianesimo e dell’alcool, nessuno dei difetti”. Una sostanza che offre “un’evasione dalla realtà quando volete e ritornate senza mal di capo “. Un mondo nel quale i governanti hanno fatto di tutto perché gli uomini non diano fastidio e il soma è infatti “un’istituzione politica”.
E ancora Huxley, ma nel Ritorno al mondo nuovo, saggio scritto nel 1958 per commentare quello che, da lui ipotizzato, si era poi avverato, descrive le varie droghe a disposizione notando come l’LSD si avvicini molto al suo soma concludendo che sicuramente si troveranno sostanze sempre più efficaci e con minori effetti collaterali “per aumentare la suggestionabilità e sminuire la resistenza psicologica”. “Come tutte le scoperte le potremo usare per il bene o per il male. In mano allo psichiatra possono diventare un’arma contro le malattie mentali; in mano al dittatore vincere la battaglia contro la libertà. Più probabilmente, (…), quelle droghe serviranno a far schiavi e liberi, a sanare e a distruggere”. Le attenzioni verso le sostanze allucinogene da parte dei potenti riuniti a Davos alzano ancora di più il livello di attenzione verso queste sostanze e questo grande mercato.