Da san Luigi al beato Carlo, quando il “sì” è eterno
Oggi la Chiesa festeggia san Luigi Gonzaga, che ha vissuto solo 23 anni ma ha portato molto frutto. Un vero imitatore di Cristo, come una schiera enorme di bambini e giovani dei nostri giorni, dal venerabile Nicola D’Onofrio alla beata Sandra Sabattini, dalla piccola Laura Degan al beato Carlo Acutis. Storie che illuminano il mondo e ispirano ad abbandonarsi tra le braccia di Dio.
Quando si parla di santità, non esiste né luogo né tempo. La santità è una retta infinita che parte dall’Infinito stesso. La storia della Chiesa ci ha donato figure dalle biografie straordinarie; donne e uomini che hanno seguito il Maestro, mettendo in pratica gli insegnamenti del Vangelo, unico grande Libro della vita. Tutte queste testimonianze sono la ricchezza infinita della Chiesa: il perpetuarsi, attraverso i secoli, della luce e dello splendore di Cristo morto e risorto per ognuno di noi. A volte magari non si pensa a quanto queste figure abbiano contribuito alla grandezza del Cattolicesimo: si entra in una chiesa; ci si avvicina a una statua di un santo e l’animo è subito portato a pregarlo, mentre la mano dona - nella cassettina delle offerte - l’obolo; contenti della candela appena accesa, si ritorna a casa. Tutto giusto, tutto vero e bello. Ma dietro a quella statua si nasconde “qualcosa” in più, e di più profondo: la comunione dei Santi, preziosa ricchezza della Chiesa. Fra questi, ce ne sono molti che non hanno trascorso molto tempo “fra noi”, qui sulla terra: sono i “Santi giovani” che - per il misterioso Disegno di Dio - sono volati in Cielo sì prematuramente, ma per poterci seguire dal Paradiso, per non farci mancare mai la loro vicinanza, il loro sostegno, la loro gioiosa e vitale presenza.
Oggi, la Chiesa festeggia san Luigi Gonzaga, un santo giovane fra i giovani. La sua vita sulla terra è stata breve, ma ha portato molto frutto. Canonizzato nel 1726 da Benedetto XIII, fu in seguito da quest’ultimo dichiarato protettore degli studenti. Pio XI, nella lettera apostolica Singulare illud, lo confermò - nel 1926 - patrono della gioventù cattolica: “Come i giovani debbono ricorrere a questo valido potente Patrono celeste nelle prove e nei pericoli della loro vita, così debbono seguirlo quale modello ideale di tutte le virtù”.
San Luigi Gonzaga è uno dei tanti volti giovani che hanno fatto della loro esistenza una testimonianza concreta di come seguire le orme tracciate da Cristo. Non hanno solo letto e studiato il Vangelo, ma hanno contribuito con le loro azioni a rendere santa la Chiesa, a rendere il mondo migliore. Poco importa l’epoca in cui sono vissuti. Luigi vive nel Seicento, ma potrebbe essere nato anche l’altro ieri: in fondo, la gioventù non ha età. Il mondo contemporaneo - si sa - purtroppo è colmo di esempi, specialmente seguiti da ragazzi, dai teenager, non certo edificanti: cantanti che con facilità prendono in giro la religione e che offrono al pubblico messaggi di morte; alcuni testimonial di pubblicità offrono immagini al limite della decenza; soubrette in televisione che mercificano il loro corpo; giovani influencer e youtuber che destabilizzano le coscienze dei più fragili, inducendoli a compiere azioni estreme. A questa masnada, è possibile opporre come contraltare chi, con semplicità e bellezza, ha invece trasmesso valori di vita: sono i santi giovani, modelli che possono avere innumerevoli follower perché essere santi è la vocazione di ognuno. E così, in maniera immaginaria, presentiamo i vari possibili “profili Facebook” di questi giovani innamorati di Dio. La piattaforma digitale si chiama Paradiso.
E, allora, se parliamo di web, è naturale iniziare questo viaggio con il beato Carlo Acutis. Per testimoniare la sua fede, Carlo sfruttava le sue notevoli competenze in materia di computer: creatore di blog e siti, video e riviste online. Un ragazzo dal talento precoce. Il suo grande interesse per le tecnologie digitali lo aveva portato addirittura a formarsi e ad acquisire le competenze necessarie su manuali universitari di ingegneria informatica, diventando così un programmatore esperto. Con questi suoi importanti doni, Carlo Acutis trasmetterà messaggi di speranza e testimonierà che attraverso la rete si possono diffondere bellezza e valori. Muore a soli 15 anni, per una leucemia fulminante; ma la sua voce ancora vive grazie alle migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio.
I giovani vivono amori, baci, carezze. Si innamorano e sognano l’amore vero ed eterno. E, allora, a chi rivolgersi per essere seguiti nel cammino del fidanzamento? A lei, alla beata Sandra Sabattini, guida sicura e luminosa per tutti i fidanzati. All’età di 10 anni, inizia a scrivere un diario in cui si legge tra l’altro: “La vita vissuta senza Dio è un passatempo, noioso o divertente, con cui giocare in attesa della morte”, parole-fotografia della sua profondità. A 12 anni, entra nella Comunità Papa Giovanni XXIII: l’impegno verso gli ultimi la travolge, la impegna in maniera radicale. Cristo non ama le “mezze misure”. Durante una festa di carnevale, incontrerà un giovane, Guido Rossi, l’amore della sua vita: vivono in maniera casta il loro fidanzamento, in attesa di sposarsi. Ma, la mattina del 29 aprile 1984, Sandra viene travolta da un’auto e muore dopo tre giorni di coma, il 2 maggio 1984, a 23 anni non ancora compiuti. Un altro viso luminoso della gioventù cattolica.
Fin qui, volti laici, vasta schiera di santi dell’altro ieri. Ma anche il panorama ecclesiastico ha donato frutti bellissimi di santità giovanile. È l’esempio del venerabile camilliano Nicola D’Onofrio, “il sorriso di Dio”, così è stato definito il giovane Nicola, che fin da bambino desiderava ardentemente di seguire le orme di san Camillo de Lellis. A sette anni, Nicola ha la vocazione al sacerdozio che trova l’opposizione dei suoi genitori. Dopo un lungo “braccio di ferro” con loro, Nicola riesce ad entrare nello studentato camilliano di Roma. Il 7 ottobre 1961 fa la prima professione, con i tre voti comuni a tutte le congregazioni religiose e a cui i Camilliani ne aggiungono un quarto, di servizio agli ammalati e sofferenti. Egli stesso vivrà la condizione di sofferente nel corpo, ma in Dio ripone tutta la sua Passione: guarda al Crocifisso, sapendo già della Resurrezione. Morirà a soli 21 anni.
E poi, ci sono quei sorrisi, quelle biografie della schiera sconfinata di bambini che, “puri di cuore”, hanno visto Dio. Sono biografie che ci fanno interrogare sul nostro cammino di fede: la loro autenticità (che trova radici profonde nella Verità del Vangelo), ci pone domande che - al contempo - ci offrono però la possibilità di credere con più fermezza nel Paradiso: sono i racconti raccolti nei due libri di Costanza Signorelli - editi da La Nuova Bussola Quotidiana - Il chicco di grano. Storie di “Santi Giovani” in mezzo a noi e Nata per il Paradiso. La straordinaria vita di Laura Degan. Il chicco di grano racchiude parole, testimonianze di adolescenti e bambini santi che hanno fatto della loro vita frammenti di Cielo, sprazzi di Paradiso sull’orizzonte terrestre; la sofferenza in loro si è tramutata in “danza”, per dare un messaggio forte: la gioia sulla terra è possibile, sempre. Straordinaria verità.
Così come è straordinaria la vita di Laura Degan: si ammala di tumore all’età di due anni, ma grazie alla fede dei suoi genitori e alla grazia chiesta da loro alla Vergine Maria, di non perdersi nella disperazione, nella “notte buia”, la malattia - in casa Degan - sarà vissuta nel pieno abbandono a Dio e alla Vergine Maria. Laura, seppur su questa terra per soli sette anni, è già con l’anima e la mente in Cielo; vede realtà celesti, conversa con il suo angelo custode che l’accompagnerà nei suoi pellegrinaggi a Medjugorje. Una vita vissuta con il cuore in Dio e per Dio.
La santità dei giovani è possibile, ancora oggi. E per perseguire gli esempi luminosi fin qui menzionati (la lista sarebbe ben più lunga, ovviamente) basterebbe semplicemente ricordare le parole di san Giovanni Paolo II davanti all’immensa spianata di Tor Vergata, in occasione della XV Giornata mondiale della gioventù (2000): “Cari giovani, dicendo «sì» a Cristo, voi dite «sì» ad ogni vostro più nobile ideale. (...) Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione”. Carlo Acutis, Sandra Sabattini, Nicola D’Onofrio, Laura Degan, san Luigi Gonzaga hanno trasformato il loro “sì” in Eternità.
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Se vuoi approfondire i temi trattati nell’articolo, ti consigliamo l’acquisto dei nostri libri:
“Il chicco di grano” e “Nata per il Paradiso”, scritti da Costanza Signorelli