Da Roma Pizzaballa guarda a Oriente
Il patriarca di Gerusalemme ha preso possesso del suo titolo cardinalizio. Celebrando coram Deo.
Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, ha preso possesso del suo titolo cardinalizio nella chiesa romana di Sant'Onofrio. La celebrazione inizialmente prevista il 15 aprile è slittata poi a ieri, per ragioni legate alle contingenze belliche in Medio Oriente.
«Essere cardinale non è solo un titolo o un onore, è anche una responsabilità», ha detto il patriarca nel corso dell'omelia (di cui il National Catholic Register offre alcuni stralci), sottolineando le radici gerosolimitane della Chiesa universale, che nasce a Gerusalemme e si completa a Roma con Pietro. Inevitabile il riferimento alla Gerusalemme odierna, ma il Regno di Dio «si può sperimentare anche all’interno della guerra». In ogni frangente «siamo chiamati a poter vedere la realtà del mondo attraverso la luce pasquale di Cristo, morto per amore e risorto mediante la potenza dello Spirito Santo». Malgrado tutto, la luce non si spegne, poiché «l’Agnello di Dio è la luce che illumina la città di Gerusalemme».
Alla luce di questo sguardo da Roma a Gerusalemme colpisce e assume ancor più significato vedere nelle foto della cerimonia l'uso dell'altare "antico", così che dall'Urbe il patriarca ha celebrato "rivolto a Oriente" – prassi oggi quasi controcorrente da noi, ma che un tempo accomunava le liturgie d'Oriente e d'Occidente e che non ha perso affatto di significato.