Da che parte vuoi stare?
Egli separerà gli uni dagli altri (Mt 25,32)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato". Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me". E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». (Mt 25,31-46)
Gesù è il Signore dell'Universo. Proprio per questo è allo stesso tempo anche il giudice dei vivi e dei defunti, come recitiamo nel Credo ogni domenica. Il giudizio sarà emesso in base alla Legge di Dio, non in base al nostro modo di ragionare. Per questo lo stupore è così diffuso: in chi si è salvato perché non pensava di aver fatto il bene che ha fatto, mentre in chi è condannato perché non si era reso conto del male fatto per colpa di una coscienza addormentata. Se pensi di non finire all'inferno perché sei una brava persona che non ha fatto del male a nessuno, da oggi è il caso di preoccuparsi seriamente alla tua salvezza e prendere la decisione di fare un bell'esame di coscienza su chi sei e tutto ciò che fai, magari con l'aiuto di un sacerdote che ti conosce bene e che non fa sconti sulla morale cristiana.