Cronache dalla Siberia, o quasi...
Lo spazio che le nevicate di questi giorni hanno occupato nei telegiornali e in alcuni salotti televisivi sembra eccessivo. Soprattutto per i toni drammatici che spesso hanno accompagnato le cronache e i servizi dedicati all’argomento.
Certo, di neve ne è venuta tanta e le temperature sono scese bruscamente. Certo, ci sono stati molti disagi e addirittura alcuni morti a causa del gelo. Certo, strade e ferrovie hanno fatto registrare ritardi e disservizi. Certo, in molte città è stata decisa la chiusura delle scuole...
Ma lo spazio che la nevicata di questi giorni ha occupato nei telegiornali e in alcuni salotti televisivi è sembrato eccessivo, soprattutto per i toni drammatici che spesso hanno accompagnato le cronache e i servizi dedicati all’argomento.
D’altra parte, le nevicate hanno un che di spettacolare in sé, con il manto bianco che copre tutto e tutti, cambiando l’estetica del paesaggio a beneficio dello sguardo sorpreso non soltanto dei bambini ma anche degli adulti. Questi ultimi ben sanno che la neve, soprattutto quando si trasforma in ghiaccio, può diventare pericolosa ed è comprensibile che i tg ne parlino anche per favorire la corretta circolazione di informazioni sugli eventuali rischi del maltempo e sulla viabilità.
Il vero rischio è che ricorrere a toni eccessivamente allarmistici da parte delle testate televisive provochi anche reazioni eccessive da parte degli amministratori e dei cittadini stessi, preoccupati di trovarsi coinvolti in chissà quali catastrofi. Tornando indietro a qualche lustro fa, sarebbe stato impensabile chiudere le scuole o allertare la Protezione Civile soltanto per una nevicata. Forse anche stavolta il potere spettacolare del piccolo schermo ci ha messo lo zampino…