Cristo concreto
Ma Egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Lc 24, 36-40
Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore disse: “Avete qui qualche cosa da mangiare?”. Lc 24, 36-40
Il Vangelo basta leggerlo. Viene prima delle nostre fantasie, dei nostri ragionamenti, dei nostri sistemi teologici o idelogici. Prima delle nostre paure e delle nostre incertezze. Il Vangelo è ‘Gesù in persona’ che mostra le mani e i piedi e mangia pesce arrostito. Gesù risorto sbaraglia ogni illusione e ogni incertezza, si presenta agli occhi e al cuore. La presenza di Gesù è cresciuta nei secoli di una lunga storia e si impone attraverso volti, fatti, opere. Ci raggiunge nel concreto della nostra esistenza quotidiana, diventa una presenza nelle nostre case, nel rapporto con gli amici, nell’attesa della giornata, nella bellezza semplice e coinvolgente dell’assemblea liturgica che lo riconosce e lo celebra. Il Vangelo continua ad essere un fatto: Cristo risorto nella nostra vita.