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LA SCOPERTA

Covid, se ora si può neutralizzare vanno rimosse le restrizioni

Sebbene la notizia sia poco pubblicizzata, è ormai chiaro come il virus agisce sull'organismo e fa danni. Il che comporta che i danni siano curabili, anche a casa e con farmaci a basso costo. Sarebbe pertanto opportuno che qualcuno dicesse: scusate, ci eravamo sbagliati.

Vita e bioetica 24_04_2020

Piano piano, come un fiume carsico che si fa strada, sta uscendo allo scoperto un’altra verità sull’epidemia, non un’ipotesi, ma una realtà clinica oggettiva. Abbiamo ancora molte domande sull’origine del virus, se “evoluzione naturale” o esito di manipolazione umana, ma quello che è chiaro è come il virus agisce sull’organismo umano e fa danni. Danni che sono curabili, anche a casa, coi farmaci opportuni.

Il Covid 19 che ha paralizzato il mondo intero non è il mostro biologico che ci hanno raccontato, ma un virus neutralizzabile, se preso in tempo prima che provochi i trombi venosi che impediscono l’arrivo di ossigeno ai polmoni, contrastandolo con farmaci noti da tempo, a bassissimo costo. Farmaci che non richiedono la ventilazione in terapia intensiva, che era diventata nelle scorse settimane una cura riservata a chi passava le “selezioni” per età o patologia. Ora sappiamo che ogni malato di Covid può e deve essere trattato e salvato.

Sarebbe pertanto opportuno che qualcuno dicesse: scusate, ci eravamo sbagliati. Per settimane i medici che stavano prendendo visione di una realtà che era abbastanza diversa dalla narrazione ufficiale del regime, per cui dovevamo rassegnarci ad avere migliaia di “caduti”, uccisi da un nemico spietato, nonostante il prodigarsi della “prima linea” sanitaria, avevano paura di rivelare quello che stavano constatando, paura di  sanzioni disciplinari a cui si sarebbe andati incontro per aver diffuso “notizie non istituzionalizzate”, o per avere praticato terapie ancora non codificate da appositi protocolli.

E se il Covid-19 non è affatto un male incurabile, anche le misure di restrizione personale imposte dal Governo, sul modello dittatoriale cinese, dovrebbero essere oggetto di profonda e immediata revisione. Dei media che avrebbero fatto invidia a Ceausescu non possono continuare a nascondere ai cittadini italiani che altri paesi sia in Europa che nel mondo stanno adottando lockdown parziali molto meno rigidi di quello italiano, tanto che il lockdown completo viene ormai tristemente chiamato “all’italiana”. Eppure abbiamo il problema da prima di tutti gli altri e ci stanno facendo credere che lo chiuderemo buoni ultimi per colpa dei runner e dei parroci che dicono Messa.

Un'associazione di medici, di ricercatori, l’AMPAS, che conta oltre 700 iscritti, ha lanciato l’allarme per le possibili derive autoritarie in atto, gravemente lesive di diritti umani e costituzionali, come la libertà di movimento, il diritto allo studio, la possibilità di lavorare, la possibilità di accedere alle cure per tutti i malati non-Coronavirus, la libertà di culto. E si guarda con preoccupazione anche alla futura possibilità di una grave lesione al diritto alla scelta di cura. Per non parlare della famigerata App per il tracciamento degli spostamenti degli individui, in patente violazione del nostro diritto alla privacy, e che già qualcuno pensa di utilizzare per scopi extrasanitari.

I medici dell’AMPAS esprimono anche un’altra preoccupazione: quella legata a possibili imposizioni vaccinali, come quelle che vorrebbe il Presidente della Regione Lazio e leader del PD, Nicola Zingaretti, che in spregio del rischio di interferenza virale (per cui il vaccino per un virus diverso può esacerbare la risposta ad un altro virus) propone l’obbligatorietà per tutti i sanitari e tutti gli over 65 di effettuare vaccinazione antinfluenzale ordinaria, violando ancora una volta (se l’obbligo fosse reale) il diritto costituzionale alla scelta di cura.

E a proposito di prevenzione delle malattie, il comunicato dei medici dell’AMPAS sottolinea che tutta la letteratura scientifica considera l’uscita all’aria aperta e il movimento fisico come indispensabili presidi di salute e di sostegno immunitario. Quasi tutti gli altri paesi europei hanno consentito l’uscita in solitaria per fare sport e la passeggiata con i bambini. L’Italia no. Con un'incredibile durezza, e con una totale disattenzione nei confronti delle famiglie con figli disabili (e in particolare autistici) per i quali il momento quotidiano di uscita all’aria aperta rappresenta un indispensabile supporto alla propria difficile condizione. I più fragili, come sempre, pagano il pedaggio più duro.

Come se tutto ciò non bastasse, è stata scatenata la guerra del sospetto e della delazione tra gli invidiosi delle libertà altrui. Mettere i propri sudditi uno contro l’altro è uno splendido sistema per qualunque dittatura per distrarre il popolo da quello che veramente il potere sta perpetrando a suo danno.

Noi medici sappiamo cosa significhi questo a livello sanitario: un numero elevato di malattie e di decessi, che non faranno notizia come il Covid.

L’AMPAS infine chiede che venga fatta luce sui dati che vengono comunicati. E anche qui esprimono quei dubbi che già in diversi studiosi avevamo avanzato: il numero dei “contagiati” è privo di senso, visto che dipende dal numero di tamponi effettuato. E la stragrande maggioranza della popolazione potrebbe già avere incontrato il virus senza saperlo. Stime della Oxford University parlano di 11 milioni di potenziali positivi già ora. Se questo dato fosse vero la letalità di Sars-Cov2 sarebbe veramente irrisoria: lo 0,05%, anche prendendo per veri i dati di mortalità. Ma anche su questi permane il terribile dubbio sui decessi per oppure con Coronavirus.

L’appello di AMPAS è dunque per immediato ripristino della legalità istituzionale, l’immediata cancellazione di task force e di consulenti esterni con possibili conflitti di interesse, e infine l’immediato ripristino del diritto al lavoro per milioni di italiani, che se non possono avere il proprio stipendio subiranno presto gravi conseguenze per la propria salute e quella delle proprie famiglie.