Cortocircuiti
Il presidente di Arcigay Napoli va a Tel Aviv per il Pride, ma molte sigle LGBT propal contestano questa sua scelta. Ma qualcosa non torna.

Antonello Sannino è il presidente di Arcigay di Napoli. Era andato a Tel Aviv per partecipare al Pride locale. Poi la guerra con l’Iran l’aveva bloccato in Israele ma ora sta tornando. Questa sua adesione al Pride israeliano non è piaciuta a molte sigle LGBT partenopee che tifano per la Palestina e che quindi si sono sganciate dal Pride napoletano del prossimo 5 luglio.
L’Associazione transessuale Napoli ha dichiarato: «Non parteciperemo e usciamo ufficialmente dalla piattaforma fino a oggi costruita collettivamente con gli altri gruppi. È una decisione molto sofferta, ma crediamo che in questo momento non ci siano le condizioni per procedere insieme in questo cammino. Siamo state messe davanti a un aut aut o dentro o fuori, e noi abbiamo messo una sola condizione, mettere nella piattaforma politica una semplice frase: “Basta genocidio, Palestina libera”. Il Pride nasce come una rivolta politica delle persone trans, e oggi non possiamo che essere al fianco della Palestina».
L’associazione i-Ken è sulla stessa frequenza d’onda: «Sentiamo il bisogno di ribadire con fermezza che ogni forma di collateralismo con governi coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani non può avvenire in nostro nome. Per questa ragione, non parteciperemo al Pride e rivendichiamo con chiarezza di non far parte del comitato organizzatore. Crediamo che sarebbe stato altrettanto grave e doloroso prendere parte a una parata festosa come quella di Tel Aviv mentre a pochi chilometri si consuma, ogni giorno, una tragedia umanitaria che coinvolge un intero popolo».
C’è qualche cortocircuito di troppo. Gli LGBT tifano Iran, paese in cui mettono a morte i gay. Il presidente dell’Arcigay va in uno dei paesi più gay friendly e viene contestato. Infine molti omosessuali sono scappati dalla Palestina trovando rifugio in Israele. È il problema dello scontro tra ideologie: pro-islam da un parte, perché le sinistre sono sempre state dalla parte dell’Islam, e dall’altra pro- LGBT, perché le sinistre hanno sempre sostenuto la causa arcobaleno. Contraddizioni insanabili.