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Stereotipi

Corteo femminista a Cesena

Corteo femminista a Cesena a supporto anche delle rivendicazioni LGBT. Toni e contenuti vecchi, da anni Settanta.

Gender Watch 13_03_2025

Spazio Caracol, come si può leggere sulla loro pagina FB, è uno «spazio culturale antifascista, antirazzista e intersezionale di Cesena». Per il 15 marzo questo collettivo anarchico ha organizzato a Cesena un corteo: «I collettivi e le realtà transfemministe romagnole invitano la cittadinanza a partecipare al corteo rumoroso di sabato 15 marzo che si terrà per le strade della città di Cesena a partire dalle 15.30, con punto di ritrovo in Piazza Sanguinetti (Stazione) e di arrivo in Piazza del Popolo. Nell’ultimo anno abbiamo assistito a una grave deriva autoritaria da parte di questo governo, tanto contro le donne, quanto contro le persone della comunità lgbtqi+, attiviste e soprattutto contro le soggettività marginalizzate.

Sentiamo l’urgente necessità di portare in strada la nostra voce e quella delle persone che non possono esporsi e che non hanno alcuno spazio nel dibattito politico, nonostante le campagne elettorali si giochino sulla loro pelle. Crediamo che solo denunciando l’oppressione e costruendo una rete dal basso possiamo cambiare questo sistema discriminatorio e violento.

Scendiamo in piazza il 15 marzo sulla scia della giornata più importante per il movimento transfemminista internazionale,  l’8 marzo, che vedrà riempire le piazze delle maggiori città del mondo. Faremo tappa nelle principali piazze di Cesena per proporre alcune riflessioni che riteniamo necessarie, per migliorare una società come la nostra, ancora profondamente intrisa di retaggi e violenze patriarcali. [Si parlerà di] violenza di genere e aborto, di s-famiglie, di oppressione binaria, di autodeterminazione dei popoli, di corpo e diritto alla salute, di lavoro e diritto alla casa».

Da una parte notiamo che questo vero e proprio proclama è stantio, vecchio, stereotipato. Si usano i canoni comunicativi, sia formali che contenutistici, degli anni settanta. Ormai sono sorpassati, vetusti. Sa tutto di naftalina.

In secondo luogo quali sono le prove di questa deriva autoritaria da parte del governo? Il fatto che ha qualificato l’utero in affitto come reato universale? Dove sta poi l’oppressione patriarcale e da parte degli eterosessuali?

Solo propaganda.