«Controllo delle nascite, la Chiesa ha ragione»
Un'analisi della prestigiosa Business Insider dimostra come la Chiesa abbia ragione a non cambiare la dottrina in materia sessuale. Dal '68 in poi, la rivoluzione del sesso libero ha creato solo danni economici e sociali.
Con insistenza sempre maggiore, e purtroppo anche dentro il mondo cattolico, si levano le voci di chi intima alla Chiesa il dietrofront sulla morale sessuale. Ma gl’imprenditori e gli uomini d’affari dicono il contrario: che la Chiesa non deve cambiare nulla, che fa bene a predicare quel che predica, anzi che sul controllo delle nascite la Chiesa ha ragione e ce l’ha da sempre.
Con freddezza matematica e rigore scientifico lo affermano Michael Brendan Dougherty e Pascal-Emmanuel Gobry su Business Insider, il notiziario di tecnologia ed economia che, lanciato nel febbraio 2009 a New York, è salito in breve tempo al top come uno dei migliori organi d’informazione e di analisi del settore, rimbalzando spesso sulle pagine di The New York Times e figurando tra i 25 migliori blog finanziari segnalati da Time. Chi lo frequenta ha poco tempo per le speculazioni teoriche, concentrandosi invece su quelle mercantili; coloro che ne compulsano le pagine virtuali cercano dritte per entrature sicure nella web-economy, consigli immediati per sguazzare con profitto nel terziario superavanzato, spunti per investimenti fruttuosi nell’empireo del turbocapitalismo. Ed è per questo che hanno bisogno di quei dati, di quelle certezze e di quei numeri che lì trovano e altrove no.
Sul sesso, per esempio, i lettori di Business Insider odiano la censura. Per loro è vitale sapere come il costume dei consumatori e dei partner inciderà sul loro portafoglio clienti; quanto la ricchezza è diffusa e quanto concreto è il potere di acquisto dei cittadini; se al mondo siamo troppi o troppo pochi, o semmai mal distribuiti; insomma, palpare con mano l’affidabilità di quella scienza con buona approssimazione esatta che chiamiamo demografia. Perché i businessmen sanno benissimo che se la demografia è fondamentale per fare correttamente storia quanto la storia è fondamentale per fare correttamente politica, essa è anzitutto indispensabile per fare economia solida.
Il mondo “illuminato” che ci circonda iniziò a ridere nel 1968, e ancora non ha smesso di farlo, allorché il venerabile Paolo VI scioccò il mondo ‒ e un buon numero di curiali ‒ con l’affermazione centrale dell’enciclica Humanae vitae: l’amore, il matrimonio, il sesso e la procreazione non possono essere mai disgiunti, un insegnamento uguale a se stesso da duemila anni. E dal quale deriva direttamente il corollario maggiore: gli anticoncezionali sono una sciagura sociale. Mentre appunto ancora il mondo si sbellica, Business Insider ricorda ragionieristicamente perché il Papa aveva ragione e la Chiesa continua ad averla: perché il sesso senza pensieri garantito dagli anticoncezionali abbassa gli standard etici; perché aumenta il numero delle infedeltà coniugali e quello dei figli illegittimi; perché riduce le donne a oggetto di soddisfazione maschile; e perché spinge i governi e gli organismi internazionali a politiche poliziesche in tema di riproduttività umana. Tutta colpa solo della “pillola”? Ovviamente no, ma che la rivoluzione sessuale abbia contribuito fortemente a ribaltare il tavolo della società occidentale oggi non lo nega nessuno; e che questa società a testa in giù sia oggi quella dove l’economia peggiora la condizione umana invece di migliorarla perché a monte ha corrotto un parco clienti ben temperato sostituendolo con gigantesche bolle di welfare è, per imprenditori e uomini d’affari, un incubo.
Nel 1968 tutto ciò sembrava ancora fantascienza, ma oggi a Business Insider basta guardarsi attorno per accorgersi che la realizzazione, anche nei minimi particolari, di quelle previsioni ha depresso il mercato privandolo di quella certezza del diritto, anzitutto morale, che ogni buon imprenditore sa essere il segreto di una economia florida. Che, dopo mezzo secolo di deresponsabilizzazione, il consumatore ha disimparato a fidarsi e a impegnarsi in una intrapresa, trasformando la libertà di cui il mercato ha bisogno vitale in una selva oscura asfittica. Sempre più povera di venditori e compratori, peraltro, visto che la popolazione mondiale ‒ contro le previsioni neomalthusiane da mezzo secolo impegnate nel controllo delle nascite ‒ sta rallentando il tasso di crescita e che finirà per stabilizzarsi ‒ dicono gli studi dell’Ufficio demografico del Dipartimento degli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite ‒ a 9 miliardi nel 2050 fermandosi lì fino al 2300, laddove invece la politica cinese del “figlio unico” ha già prodotto una voragine demografica enorme scavata con l’aborto.
Insomma, osservano i due giornalisti di Business Insider, «quella di portare frutto e di moltiplicarsi è una buona idea» e, «al di là di ciò che uno pensa della posizione cattolica sul controllo delle nascite, la Chiesa ha dimostrato di essere davvero profetica».