Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Bernadette a cura di Ermes Dovico

Washington

Con Trump il Pride è nel panico

Dopo i molti ordini esecutivi anti-woke di Trump, gli organizzatori del Pride di Washington, che si terrà a maggio, sono nel panico.

Gender Watch 16_04_2025

A maggio si svolgerà a Washington il consueto Pride chiamato World Pride DC 2025 Ma di inconsueto quest’anno ci sono gli ordini esecutivi che riguardano il mondo LGBT: niente più privilegi nell’amministrazione pubblica a persone omosessuali e transessuali, riconoscimento dell’esistenza di soli due sessi, niente documenti di identità con una X per indicare un sesso neutro, niente più atleti uomini che partecipano a gare femminili e niente più arruolamenti di persone trans, limiti severi al “cambio” di sesso per i minori.

Gli organizzatori del Pride, a quanto pare, sono nel panico e lo stesso Pride, a seguito di queste direttive, si vede amputato della partecipazione di molti sponsor, ma altri rimangono: Amazon, Starbucks, Verizon, McDonald's, Hilton e Hyatt Hotels, Airbus, Delta e United Airlines. 

 Il deputato repubblicano Andy Harris del Maryland, secondo quanto riportato da Notus, ha ammonito l’amministrazione comunale di Washington DC: «Se vogliono finanziamenti dal governo federale, e ovviamente il DC dipende dai finanziamenti del governo federale, probabilmente dovrebbero adeguarsi ai suoi ordini esecutivi».