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anniversario

Compie 850 anni il campanile più famoso del mondo

Al via ieri le celebrazioni a Pisa per celebrare 8 secoli e mezzo dalla costruzione della celebre Torre pendente.

Borgo Pio 10_08_2023

Prima di tutto «è un campanile, è bene precisarlo», ci tiene a ricordare l'Arcivescovo di Pisa, mons. Giovanni Paolo Benotto. Il campanile più celebre al mondo e proprio grazie a quella pendenza che ha dato problemi in fase di costruzione ma soprattutto fama universale all'antica Repubblica marinara.

Ieri l'avvio delle celebrazioni (che dureranno fino al 2024) in ricordo di quel 9 agosto 1173 in cui veniva posata la prima pietra della "torre di Pisa". I lavori si conclusero dopo due secoli, non senza subire interruzioni poiché «prima che fussero al mezzo di quella fabbrica», scriveva Giorgio Vasari, «ella inchinò da un lato, di maniera che il detto campanile pende sei braccia e mezzo fuor del diritto suo». La torre pendente ha sfidato i secoli, pur bisognosa di periodici interventi per raddrizzarla – ma non troppo, perché se fosse dritta non sarebbe così bella...

Ma il campanile va "letto" insieme ai monumenti circostanti, «sebbene edificati in tempi diversi, non in modo casuale – come ricorda il presidente dell'Opera Primaziale, Andrea Maestrelli – ma tali da rappresentare il percorso della vita umana. Partendo dalla nascita (il Battistero) si va alla vita cristiana (la Cattedrale e il suo Campanile), alla sofferenza (l'Ospedale, oggi in parte Museo delle Sinopie) e alla morte (Camposanto Monumentale)». L'intero complesso delinea un universo simbolico e spirituale: accadeva nei cosiddetti "secoli bui", quando la fede ispirava gli uomini a "ricamare" anche le pietre.