Commossi e partecipi: Alfie visto dai nostri lettori
Sfoghi, testimonianze, preghiere, consigli. Il popolo della Nuova BQ ha seguito passo passo la vicenda di Alfie Evans vivendolo in prima persona perché ormai Alfie Evans e i suoi genitori fanno parte di ognuno di noi.
Sfoghi, testimonianze, preghiere, consigli. Il popolo della Nuova BQ ha seguito passo passo la vicenda di Alfie Evans vivendolo in prima persona perché ormai Alfie Evans e i suoi genitori fanno parte di ognuno di noi. Ecco una selezione di alcune lettere giunte in redazione negli ultimi dieci giorni. Per mostrare che il popolo di Alfie è molto esteso e travalica i confini.
Cari Fratelli della NBQ, ho assistito impotente all'assassinio di Charlie e non intendo assistere passivamente a questo ennesimo infanticidio. Vorrei informarvi che da oggi 16 aprile metterò in atto uno sciopero della fame. Vorrei che a questo mio piccolo contributo venga dato un minimo di risalto. Continuerò a prestare servizio come infermiere nel mio ospedale. Finché il fisico mi sosterrà.
Dino Rossi
Scusate l'ingenuità della domanda, ma perché i genitori di Alfie non fanno anche un appello alla Regina? È capo dello stato e della chiesa anglicana, è nonna di bimbi piccoli come Alfie stesso. Un appello che potrebbe avere anche risonanza mediatica. Pur confidando nella competente assistenza legale non lascerei nulla di intentato ...
Nicoletta Mussi
Spett. Redazione della Nuova Bussola quotidiana, non si potrebbe lanciare una campagna per una supplica alla Regina Elisabetta in favore di Alfie? Credo che la Regina abbia poteri discrezionali anche sulla Corte. In fondo si chiederebbe la grazia analogamente a quanto si è sempre fatto per i condannati a morte. La Regina è anche il Capo della Chiesa Alta anglicana...
Prof. Lorenzo Fornasieri
Gent.mo Direttore,
sto seguendo con ansia, trepidazione e commozione il grande lavoro che La Nuova Bussola sta facendo in questi giorni con le notizie per il piccolo Alfie. Ho appena visto dell’incontro del Papa con Tom e sono certo che il Suo giornale è stato protagonista di questo incontro. Ringrazio Lei e i suoi collaboratori non solo per le letture quotidiane del vostro giornale ma per questa “missione” al limite delle forze e delle speranze che state compiendo: come diceva Lei qui c’è molto di più di un povero bimbo innocente che rischia di essere ucciso da uno stato totalitario, qui c’è la battaglia per il nostro futuro e per la vita dell’uomo.
Giampiero Innocente
Università Cattolica di Milano
Buonasera,
vi scrivo per ringraziarvi veramente di cuore per ciò che state facendo per il piccolo Alfie e i suoi genitori. Siete l'unica testata giornalistica che da mesi parla di questo bambino e la sua incredibile condanna a morte mentre gli altri giornali più famosi non gli hanno dedicato neanche una riga. Grazie davvero e se avete la possibilità di parlare con Thomas e con sua moglie ditegli che gli ammiro molto per come si stanno battendo per il loro bambino. Sono dei veri testimoni di fede in questo tempo di indifferenza collettiva. Io ho trent'anni e una bimba di un anno e pochi mesi e sono molto toccato da ciò che sta accadendo ad Alfie e che è accaduto a Charlie e ad Isaias ed ammiro il coraggio con cui si stanno battendo questi giovani genitori. Sono loro, dei ragazzi di 20 anni che lottano contro il mondo per amore del loro figlio, che andrebbero portati ad esempio per i giovani per fargli capire cosa veramente conta nella vita e anche per gli adulti di oggi per risvegliarli dal torpore nel quale sono caduti. Grazie grazie grazie un abbraccio.
Giacomo Giovani
Sono un vostro lettore, e mi volevo congratulare con tutti voi e in special modo con Benedetta Frigerio, per il coraggio e la determinazione con cui sta portando avanti la battaglia a difesa della vita. Che il card. Caffarra (che per me insieme al card. Biffi sono due padri della chiesa) le dia gioia e pace! Ancora un abbraccio a tutti voi per il meraviglioso lavoro che fate!
Giovanni Delicati
Spello (Pg)
Buonasera,
Sono un medico di 39 anni con 3 figli. Seguo abitualmente la nuovabq e vi ringrazio in particolare in questo periodo per le informazioni preziose che diffondete per il caso del piccolo Alfie e per l'aiuto concreto che ha permesso ieri a Thomas di poter essere ricevuto da Papa Francesco. La vicenda del piccolo Alfie è drammatica sicuramente per la sua famiglia ma anche per tutti noi, perché è l'apice della violazione dei diritti più fondamentali che nel nostro occidente credevamo garantiti: la vita, la famiglia, la libertà di amare, di scegliere e di agire di conseguenza.
Ieri ho per questo gioito per il coraggio e la tenacia di Thomas e per le parole del Papa. Grazie anche a voi per aver reso possibile l'incontro. Oggi ho letto con amarezza e sgomento ciò che ha scritto la conferenza episcopale inglese. Qualcosa inizia a muoversi anche nella comunità europea ma in modo timido e tardivo e nessuno potrà sapere se sarà sufficiente a liberare Alfie.
Ho una idea che mi gira per la testa da qualche giorno ma non so come attuarla: vorrei osare chiedere a papa Benedetto XVI una lettera per la famiglia di Alfie. Sono certa che sarebbe cortese ma chiara e ferma nell'affermare la Verità (anche semplicemente per il riferimento alle radici della nostra Europa).
Certo, bisognerà evitare che finisca nelle mani sbagliate e venga insabbiata....
Volevo chiedere a voi quindi di farvi se possibile portavoce di questa mia richiesta perché possa arrivare a Papa Benedetto (oppure se sapete per quale via è contattabile). Grazie comunque per il vostro prezioso lavoro.
Rita Santachiara
Caro direttore Cascioli
Di quanti miracoli o segni abbiamo ancora bisogno per capire che Dio esiste, che Lui è L’onnipotente creatore del cielo e della terra e che tutto è nelle sue mani, e che tutto è grazia, ma soprattutto ci ama profondamente? Quanti miracoli come la figlia del capo della sinagoga affetta da una grave malattia e resuscitata da Gesu’ per citarne uno dobbiamo ancora vedere senza tenere conto di tutti quelli che ogni giorno Cristo ci dona?
Ancora una volta come nel caso del piccolo Charlie, una vita indifesa è messa a repentaglio perché un gruppo di giudici si è voluto sostituire all’Altissimo. Ma fate attenzione saranno pure riusciti a staccare la spina a Charlie, e fermare il suo corpo, ma non potranno mai fermare la sua anima, lui è di Cristo, e sono certo che sia volato in cielo tra la breccia della Madonna.
Siamo noi, e soprattutto chi ha deciso di porre fine alla vita del bambino che presto o tardi dovremo risponderne a Colui che tutto può.
Le parole di Gesù sono chiarissime: “lasciate che i bambini vengono a me… Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina e fosse gettato negli abissi del mare.”
Il Demonio, sta operando perché anche il piccolo Alfie venga ucciso, come cristiani l’unica cosa che possiamo fare è unirci nella preghiera recitando il rosario affinché la Madonna possa intervenire schiacciando la testa a satana e così facendo fermare la sua opera diabolica.
Massimiliano Marinelli
Gentili Cascioli e Zambrano
posso confermarVi che anche a Londra si è pregato per Alfie, la sua famiglia e coloro che si trovano nelle loro condizioni. Inoltre, anche per la conversione di coloro che si ergono ad esecutori di un omicidio inaudito. Le preghiere sono andate anche per la Santa Chiesa Cattolica ed il clero inglese. Quest'ultimo sembra alquanto abbagliato. Si legga il suo comunicato, che Vi ho inoltrato con una recente email ieri. Le intenzioni sono state espresse alla Santa Messa delle 12:30 ed al successivo Santo Rosario alla Chiesa degli Angeli Custodi. Vi auguro un buon fine settimana e Vi sprono a perseverare nella buona battaglia, ricordandoVi nelle mie preghiere.
Andrea C
Buongiorno,
scrivo a voi non avendo altri contatti. Ho letto ora sul vostro sito, nonché sulla pagina Aacebook di alfie’s army il testo delle disposizioni predisposte dall’ospedale Alder Hey per l’estubazione di Alfie. In esse è riportato che al bambino verranno somministrati Midazolam e Fentanyl, non sono un medico, ma è ovunque riportato che entrambi hanno come effetto la depressione respiratoria (o anche cardiorespiratoria).
Se questa somministrazione dovesse avere effetto causale o concausale nella morte di Alfie (o sua “accelerazione”) la condotta dei medici passerebbe dall’essere meramente omissiva (lasciare morire per decorso naturale della patologia, non impedito dall’intervento medico) ad una condotta commissiva (fare morire con contributo causale attivo, positivo).
Questo, da un lato, configurerebbe eutanasia attiva (che mi risulta essere ancora non ammessa in Gran Bretagna), dall’altro non corrisponderebbe alle istruzioni giudiziali che sono di interrompere la ventilazione “turn off the ventilation”, in quanto è ritenuto che non sia più nel suo interesse ricevere la ventilazione (“it was no longer in his best interest for ventilation to be provide” e “ the judge procedeed to declare that it was lawful and in his best interest that Alfie be estubated, that ventilatory support be withdrawn from him and that he receive only palliative care” – dalla sentenza/ordinanza della Supreme Court del 20 marzo 2018) e non di interrompere direttamente la sua vita.
La mia valutazione è sommaria e fatta sulla base di quanto letto on line, ma mi chiedo: La somministrazione di trattamenti ulteriori e potenzialmente concausali della morte non andrebbe ben oltre la prescrizione giudiziale, oltre a ricadere di per sé in un comportamento contrario alla legge (eutanasia attiva)? Nel caso sarebbe opportuno che i legali della famiglia censurassero immediatamente il provvedimento adottato dall’ospedale. Scusate la sommarietà e l’eventuale ovvietà della presente, ma a questo punto mi sembra che ogni contributo possa essere importante.
Elisabetta de Marinis
Gentile redazione,
mi chiamo Jonathan e sono un giovane della Toscana assiduo vostro lettore. Vi ringrazio veramente tanto per il vostro prezioso lavoro. Vi scrivo per chiedervi se avete la possibilità di un contatto mail con Don Gabriele Brusco il sacerdote che assiste la famiglia di Alfie Evans. Vorrei potergli scrivere per inviargli delle medagliette del Volto Santo per Alfie. Forse oggi si deciderà la sorte del bambino e purtroppo sono venuto a conoscenza della presenza di questo sacerdote in queste ore. Credo che solo la preghiera accorata e fiduciosa possa portare ad una soluzione che umanamente sembra impossibile. Il Signore ha promesso, tramite Madre Pierina Micheli, che tramite l'offerta del Volto Santo al Padre si otterranno grandi grazie. E io lo credo.
Jonathan Ruzzo
Voglio ringraziare il Direttore Cascioli per aver finalmente chiarito, con l'articolo di oggi, come si sia arrivati a ciò che sta accadendo in Inghliterra e perché in quel paese tutto avvenga nell'indifferenza generale. E i cattolici inglesi e soprattutto la Chiesa inglese che fanno? A leggere la lettera dei vescovi ...non molto. Ma spero, non conoscendo la situazione, di sbagliarmi.
Mauro Pedroni
Spettabile La nuova bussola quotidiana
Grazie per quanto state facendo per Alfie. Io, però (DIO MI PERDONI) non posso tacere e innescare una polemica. Era il caso che oggi, i media ignorassero l'esecuzione di Alfie e dessero, invece, a TREMILA gelati offerti ai poveri da Bergoglio nel giorno del suo onomastico? Era necessario, PROPRIO OGGI, festeggiare?
Massimiliano Sciò Roma
Il Signore benedica ognuno di voi che lavorate per la nuovabq.it e tutte le vostre famiglie per il bene che fate in generale e per quello che state facendo in questa situazione in particolare. Nelle vicende del piccolo Alfie e della sua famiglia traspare in maniera evidente come il Cielo si serva di ogni persona di Buona volontà per trarre il bene anche dal "male più terribile". Grazie a Dio per la vostra immensa opera. Con affetto e sincera stima.
Vincenzo Martella
Grazie di vero cuore per tutti gli aggiornamenti
Ho un’idea se Kate è d'accordo e fattibile. Il piccolo Alfie ha la suzione e può provare ad attaccarlo al seno materno per alimentarlo. Per un miracolo può arrivare il latte, non è impossibile ma da un fortissimo istinto materno per grande amore verso il figlio piccolo in pericolo, può avere la montata lattea. Grazie infinite per l'attenzione. Seguiamo io e i miei tre figli e preghiamo. Se Dio ha iniziato questo meraviglioso miracolo il piccolo Alfie guarirà. Preghiamo con Fede.
Maria Giulia
Buongiorno D.ssa Frigerio,
grazie a Dio il piccolo Alfie sta continuando a combattere ed ora è ancor più evidente che siamo davanti alla deliberata e diabolica volontà di ucciderlo. Inoltre, questa vicenda dimostra la volontà di attaccare la famiglia impedendole di assolvere i suoi doveri: ‘Onora il padre e la madre’ include il dovere da parte dei genitori di occuparsi dei figli e la Chiesa dovrebbe farsi sentire affinché venga data ai genitori la piena libertà di fare il proprio dovere come stanno facendo eroicamente e cristianamente i genitori di Alfie. Emerge che in questa vicenda hanno torto marcio sia Mons. Paglia che la conferenza episcopale inglese: nessun ripensamento? Nessun intervento per consentire che Alfie venga finalmente lasciato ai propri genitori? Grazie per tutto ciò che fa, la sosteniamo con la preghiera assieme ad Alfie ed ai suoi bravissimi genitori.
Fabio Baioni
Per Alfie: Il sacerdote che gli sta vicino gli metta in bocca quotidianamente un frammento microscopico di Ostia consacrata o una goccia microscopica di Sangue di Cristo sulla punta della lingua. Se tentano di farlo morire di denutrizione, vivrá. Questa é la Speranza nella Misericordia di Dio che dobbiamo avere e accadrá. Penso sia meglio fare tutto questo in segreto fino a quando non sará in Italia.
Giorgio Battezzati
Cari giornalisti della NBQ,
nelle scorse settimana e nelle scorse ore in particolare mi sono sentita molto partecipe alla vicenda del piccolo Alfie. La notte di lunedi, passata in bianco ma non per un curioso attaccamento alle notizie, ma per una vicinanza di cuore e in preghiera. Difficile esprimere come mi sentivo vicina a quella famiglia e spiritualmente presente in quella stanza. E in quella stanza era presente la Chiesa intera, trionfante, sofferente e pellegrina in Terra, come è presente in maniera invisibile accanto ai suoi figli innocenti nel silenzio e nel bisogno.
Cosa ha unito tante anime e cosa ha smosso tanti cuori fino ad azioni concrete visibili ai media o discrete, è quella pietas cristiana di fronte alla vita di un bambino, malato si, e quindi ancor più immagine di Cristo. Se Cristo si vede nei bambini e nei sofferenti, un bambino malato ci riporta a Nostro Signore. Il cristiano non vuole la sofferenza, ma rispetta la vita di un malato che come ogni vita umana, al di là del momento temporale della sua esistenza, e delle sue condizioni, è sacra. La disponibilità della vita appartiene a Dio, non ad altri uomini. Da lunedi sera Alfie è un catechismo vivente, testimone silenzioso del mistero della vita che alcuni pensano di conoscere pienamente nelle sue funzioni e nel suo decorso e di poterla categorizzare a seconda di attributi applicabili a prodotti (la sua qualità, il suo costo, l'utilità).
"ha disperso i superbi nei pensieri dei loro cuori" recita il Magnificat, e questo si e' rinnovato lunedi notte. Due visioni si contrappongono nella nostra Europa e non solo. Una deriva dalla pietas cristiana, l'altra la vuole spazzare via. Queste due visioni si estendono alla ragione e portano alle differenze di concezioni giuridiche (giusnaturalismo e giuspositivismo), mediche (il concetto di curare non solo legato al guarire), antropologiche (l'uomo come creatura o come macchina), ecc. Ringrazio tutti voi giornalisti e impiegati per aver permesso a tanti di conoscere quanto accadeva e di fare quello che ciascuno ha potuto. In particolare la dott.ssa Frigerio. Continueremo a stare vicino a questa famiglia e a quanto le accadrà secondo la Sua volontà e a Sua maggior gloria.
Monica Scarano
Spett.le NBQ,
Vi ringrazio per tutto quello che state facendo, umanamente e professionalmente, per il piccolo Alfie. Stante la situazione mi sembra innegabile un'evidente pervicacia di natura diabolica, e non solo come influenza esterna: mi sto persuadendo sempre più che il maligno stia operando direttamente. Chiedo quindi se non sia possibile provvedere, evitando qualsiasi pubblicità che porterebbe a ritorsioni nei confronti di questa martoriata famiglia, chiedere a qualche sacerdote (magari al prete italiano che è potuto entrare in ospedale) se è possibile eseguire un rito di esorcismo sulla struttura e sul personale.
Continuo ad offrire preghiere per Alfie ed i suoi genitori.
Andrea Ferri
Caro Direttore,
l'atteggiamento sconcertante del Vescovo di Liverpool verso il piccolo Alfie e la sua famiglia, di cui date notizia oggi, conferma la mia convinzione che la società britannica è profondamente illiberale. C'è una classe dominante, l'upper class che tratta con sufficienza e arroganza una classe considerata a lei inferiore, la middle class. Già dalle dichiarazioni dei giudici all'udienza della Corte d'appello di Londra si coglieva il tono sprezzante verso i coniugi Evans e i loro avvocati. Emerge in modo evidente, da questa tristissima vicenda, la Gran Bretagna della divisione in classi, in cui i potenti, spesso di origine aristocratica, tengono sotto schiaffo i più umili e mantengono potere e privilegi. E sullo sfondo un popolo beota che si delizia delle vicende della Royal Family, apparsa, oggi come non mai, lei sì inutile e parassita. Altro che Illuminismo! La Gran Bretagna è il fossile vivente dell'Ancien Régime!
Paola Matano
Egregio direttore, in merito alla vicenda di Alfie Evans, il bambino inglese, la cui vita è stata considerata dal giudice che ne ha esaminato il caso, “inutile”, vorrei sottolineare quanto preziosa risulti tale vita, pur minata nella salute e precaria, al fine di farci capire che:
1) La concezione oggi comunemente diffusa della vita, fondata sui principi edonistici di benessere e “benstare”, a scapito di valutazioni di ordine superiore, si ritorce, in ultima analisi, contro l'uomo stesso, considerato inutile e superfluo nella misura in cui non riesce ad adeguarsi agli standard prima proposti, poi imposti.
2) Ci sono due concezioni di Stato che si fronteggiano e, in questo caso, sono venute a collidere: lo Stato che riconosce i diritti naturali e perciò inalienabili della persona, e si pone al servizio del cittadino per garantirli, e lo Stato che, sembrando riattualizzare la concezione assolutistica del filosofo inglese Hobbs, si arroga tutti i diritti dei cittadini, per farsene padrone assoluto fino a decidere, tramite i suoi giudici, della vita e della morte degli stessi. Ora tale modello di Stato sembra più che mai imporsi e la presente vicenda lo testimonia.
3) Anche i tanto conclamati diritti civili, nell'ottica di Stato assolutistico di cui sopra, diventano un cappio, dato che è lo Stato che fonda e definisce ciò che è “diritto”, e, nel caso specifico, la soppressione del figlio viene imposta ai genitori riluttanti e disperati, come la salvaguardia di un imprescindibile diritto, “the best interest” del bambino. Si noti, infatti, che, se Alfie fosse un delinquente, condannato per dei crimini, nella felice concomitanza della nascita di un principe reale e del 93’ compleanno della Regina, potrebbe chiedere e forse ottenere la grazia, ma perché si dovrebbe, per la nascita del royal-baby, privare un suddito-baby del suo sacrosanto diritto (a venire ucciso)? Inoltre anche al condannato a morte che sopravvive all'esecuzione di solito vien conferita la grazia, ma questa ipotesi non è sembrata applicabile ad Alfie, perché, evidentemente si scontrerebbe col suo massimo interesse!
4) Tanta enfasi, recentemente riscontratasi anche in Italia, sulla dignità della vita, e sulla possibilità di autodeterminazione dell’ individuo, ha rivelato spietatamente, in questa vicenda, l'intendimento ultimo sotteso, cioè l'attribuzione allo Stato del compito di definire in cosa consista la dignità della persona, anche contro il parere della stessa, qui interpretato ed espresso non solo dai genitori, ma anche dal bambino, che, con tutti i mezzi a sua disposizione, ha manifestato evidentemente la sua volontà di sopravvivere.
5) La presunta infallibilità della scienza e competenza dei medici si sono dimostrate quanto meno discutibili, dato che il bambinetto, che sarebbe dovuto morire un quarto d'ora dopo l'interruzione della respirazione assistita, è incredibilmente sopravvissuto respirando autonomamente per una intera notte. Il che getta ombre inquietanti anche sull'infallibilità del verdetto finale dei medici, (che oltre tutto non hanno ancora formulato una diagnosi che definisca la malattia di Alfie) e che se fossero un po' più, non dico umili, ma almeno realisti, dovrebbero sentirsi messi in discussione, e accettare il confronto con altre equipe mediche.
6) Tutte queste conseguenziali osservazioni, magari con declinazioni leggermente diverse, ma uguali nella sostanza, le può far ogni persona correttamente informata sul caso, ( da qui la reticenza e poi l'imbarazzo dei mezzi di informazione a parlarne), perché, sarà che siamo italici, di fronte alla vita di un bambino destinato a morire di fame, di sete e per soffocamento, e a due straziati e strazianti genitori che cercano in tutti i modi di salvarlo, facciamo un po' fatica a credere che si tratti di qualsivoglia “best interest”.
7) Alfie, a cui lo Stato inglese assicura (sembrerebbe tragico english humor ) “confort, dignità e privacy” nell'applicazione del protocollo di morte previsto e ostinatamente applicato, va adesso più che mai eliminato perché, seppur fragile, destinato a morire e “inutile”, questo bambino, come nella nota favola, addita il re urlandogli, ogni giorno di più, che è inesorabilmente nudo.
Gianna Cupani
Salve,
ho seguito minuto per minuto la diretta della vicenda del piccolo Alfie e dei suoi eroici genitori. Ho pregato come fosse un mio figlio perché questo è ciò che sento. Non aggiungo altre considerazioni a quelle che ho letto nei vostri articoli che condivido completamente. La mia lettera è per segnalare il silenzio assordante della maggior parte degli stati europei. Io vivo in Germania e quasi nessuno qui è stato informato. Radio e televisione non hanno dato il ben che minimo spazio a una vicenda che ha coinvolto persino il parlamento italiano! Solo una rivista cattolica che poi citava La Nuova Bussola Quotidiana come fonte ne ha parlato. L’Europa è un deserto dove gli animali vengono prima degli esseri umani, dove il progetto di legge contro la vivisezione degli animali è oggetto di interesse per il Parlamento europeo che nega a priori di considerare la proposta „Uno di Noi“ che aveva raccolto oltre due milioni di firme!
Da dove ripartire? Dall´Italia! Dal nostro popolo laico fedele a Dio e agli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa. Riesportiamo il nostro credo Made in Italy, riproponiamoci a livello europeo e mondiale non solo e non tanto per il nostro cibo, ma per i nostri valori che ancora in Italia per tanti sono importanti. E facciamolo subito perché tra qualche anno sarà troppo tardi. Facciamolo ora con l’aiuto di questo bambino che ha risvegliato tanti, di suo padre Thomas, modello del padre che lotta per la vita, che si oppone a ogni forma di aborto, come quello post nascita che gli volevano imporre, E con l’aiuto di Kate, simbolo della madre che custodisce la vita. Ora facciamolo, ora che abbiamo ancora fedeli in piazza.
Chiudo questo mio piccolo intervento ringraziandoVi di esistere, per l’ossigeno che ci date, per gli strumenti che ci fornite per analizzare la realtà nella giusta prospettiva. Vi ringrazio per il vostro lavoro, perché mi sono resa conto una volta di più, nei lunghi momenti interminabili che passavano fra un aggiornamento e l’altro sulla situazione della famiglia Evans, dell’importanza che una corretta informazione ha, un’informazione su ciò che veramente conta, su ciò che eleva le nostre esistenze verso il cielo.
Sara Occari
Caro Cascioli
Il caso di Alfie Evans e dei sui genitori, sta smuovendo coscienze in ogni parte del globo, centinaia di persone si riuniscono in preghiera per chiedere che Gesù possa intervenire definitivamente su questa storia, che puzza di morte dove ormai è visibile agli occhi di tutti lo spettro del male. Nonostante che questo bambino abbia spiazzato tutti continuando a respirare e a vivere seppur staccato dalle macchine, giudici e medici continuano la loro lotta per portare alla morte il piccolo Evans, perché così è deciso. Nonostante ospedali tra i più quotati come il Bambin Gesù si siano resi disponibili ad accoglierlo e tentare cure sperimentali per poter dare un futuro diverso a questa creatura, la grande Inghilterra cerca in tutti i modi di ostacolare e negare un diritto inalienabile di qualsiasi essere umano: il diritto di vivere.
La forza di questo bambino e dei sui genitori, è riuscita a smuovere migliaia di persone che si sono radunate nelle piazze e nei sagrati delle chiese con il rosario tra le mani pregando per questa battaglia tra il bene il male. In questa triste storia, sono già accaduti avvenimenti che potremmo quasi chiamare miracoli, il bambino staccato dalla macchina che lo tiene in vita, che spontaneamente inizia a respirare o centinaia di fedeli che si uniscono in preghiera in ogni dove perché il piccolo Evans sia salvato.
E nel vangelo di oggi le parole di Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita” stupende, forti, capaci penetrare fin dentro ogni piega del cuore, donando speranza e sollievo nelle battaglie più ardue della vita. Comunque vada la storia del piccolo Evans, non dimentichiamo che lui è di Cristo, e sempre Gesù nel passo del vangelo continua: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in Me.
Come cristiani dobbiamo continuare la buona battaglia pregando intensamente, ma senza affannarci, dimostrandoci uniti e soprattutto di aver fede, perché Lui come recitava il vangelo di qualche giorno fa: “non farà tardare la sua giustizia agli eletti che gridano a lui giorno e notte.”
Massimiliano Marinelli
Abbandonata con la "silenziosa apostasia" la fede, Europa e Occidente stanno ogni giorno di più scivolando verso una cultura precristiana. Forse sognavano di ritrovarsi nella Atene di Pericle ma, come dimostra ad abundantiam la vicenda di Alfie, si sono svegliati nella Sparta degli spartiati, perieci e iloti e del Taigeto.
Omo Salvatico