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Asia

Come il regime vietnamita perseguita le chiese indipendenti

Ne fanno le spese i loro Pastori che subiscono controlli, intimidazioni e vessazioni e risentono del clima di ostilità creato contro di loro

Il regime comunista vietnamita sorveglia e controlla le chiese indipendenti.  Ne dà conferma tra gli altri, elencando molestie, limitazione e interruzione delle attività religiose, confisca di materiale – Bibbie, telefoni cellulari, computer, denaro… – il rapporto pubblicato della Commissione Usa per la libertà religiosa internazionale a settembre, dal titolo “Religione controllata dallo Stato e libertà religiosa in Vietnam”. Il clima ostile nei confronti dei cristiani che vi aderiscono assume molte forme. Il 1° dicembre, ad esempio, il Pastore Y Hyng Ayun, che appartiene all’etnia minoritaria E-de e che sovrintende alla chiesa domestica del villagio di Tara Puor, è stato vittima di un agguato. Due uomini a volto coperto lo hanno avvicinato mentre stava tornando a casa e uno di loro gli ha sparato due volte con proiettili di gomma colpendolo al ginocchio sinistro. Y Hyng Ayun non ha sporto denuncia. Da quando è diventato Pastore nel 2017, dopo aver trascorso in carcere nove anni per “aver minato la politica di solidarietà nazionale”, è costantemente monitorato dalle forze dell’ordine che hanno messo delle telecamere per sorvegliare casa e sua e che gli impongono di avvisarli quando si allontana per lunghi viaggi. Più grave è stata l’aggressione subita il 25 settembre da un altro Pastore, Y Pho Eban, alla guida di una chiesa con 200 seguaci nel villaggio di Cue, a cui hanno sparato mentre lavorava in un campo, ma non con proiettili di gomma, provocandogli una profonda ferita a una gamba a causa della quale ancora non riesce a camminare. Anche lui per sfiducia nelle autorità ha rinunciato a sporgere denuncia. Suo figlio, Y Quynh Bdap, è fuggito in Thailandia perché è accusato di aver partecipato a un attentato contro due uffici governativi. Nega di essere coinvolto nell’attentato, ma il Vietnam ne ha chiesto l’estradizione.