Clima, il Vaticano alleato con i Paesi comunisti latinoamericani
Tenutosi in Vaticano un incontro sul clima organizzato dalle ambasciate presso la Santa Sede di Bolivia, Cuba e Venezuela. La questione climatica è ormai divenuta un’ossessione.
In Vaticano si è tenuto un incontro organizzato dalle ambasciate presso la Santa Sede di Bolivia, Cuba e Venezuela. Vi hanno partecipato nomi importanti della nomenklatura vaticana: il cardinale Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, il cardinale Peter Appiah Turkson, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze; monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita; Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione. Papa Francesco ha inviato un messaggio.
Secondo un commento di Infocattolica.com, il Vaticano ha una vera e propria ossessione, oltre che per la sinodalità, anche per il cambiamento climatico, al punto da far passare l’idea che i cambiamenti climatici sono voluti dal mondo capitalista e allearsi così con i Paesi comunisti dell’America Latina. È stupefacente che una questione così complessa e controversa, come è appunto il clima, venga adoperata con una superficiale e improvvisata sicumera come se fosse una legge di natura o addirittura un dogma. Le parole e i concetti sono sempre gli stessi, preconfezionati e ripetuti in modo ossessivo. Nessuna considerazione per quanti fanno notare che le cose non stanno così ed è colpevole presentarle così.
Nel suo messaggio Francesco ha ribadito ancora una volta che le cause umane dei cambiamenti climatici sono un dato certo. E il cardinale Turkson, nome passato nel frattempo dal Pontificio Consiglio per lo sviluppo umano integrale alla Pontificia Accademia per le scienze sociali, si è scagliato contro tutti i negazionismi, che egli ha denunciato come “peccati strutturali” (il richiamo a Giovanni Paolo II è decisamente improprio e strumentalmente forzato), e ha chiamato “falsi” i gruppi che denunciano gli allarmismi. Anche Ruffini se l’è presa con i “negazionisti” dicendo che la stampa può svolgere un ruolo importante nell’informarli adeguatamente.
Non fa molto piacere vedere dei cardinali della Chiesa cattolica perdersi dietro a queste sciocchezze. Il cardinale Prevost – e non è certo una novità né un geniale approfondimento – ha ricordato ancora una volta che il dominio dell’uomo sul creato non deve essere di sfruttamento, come per dire che chi nega che sia l’uomo la causa dei cambiamenti climatici vuole essere un despota della natura. Le soluzioni pratiche? Sempre le solite: lo stesso cardinale ha indicato i pannelli solari e il passaggio ai veicoli elettrici, già installati (purtroppo, aggiungiamo noi) in Vaticano.
Stefano Fontana