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RISPOSTA A FERRARA

Christian Rights Watch. Prime adesioni

Giuliano Ferrara lancia l'idea di un osservatorio a favore dei cristiani nel mondo. Noi ci stiamo. Intovigne (OSCE): «Potremmo collaborare».
- Il Foglio

Attualità 12_01_2011
santo stefano

 

Stamane, la prima pagina de Il Foglio raccoglie le prime adesioni all'idea di un osservatorio a difesa dei diriti dei cristiani nel mondo lanciata ieri dal quortidiano diretto a Roma da Giuliano Ferrara.
Ci sono
La Bussola Quotidiana, la filiale italiana di "Open Doors" diretta da Lino Cabone, AsiaNews, l'agenzia diretta da Bernardo Cervellera (che rilancia per intero il tema della libertà religiosa), Attilio Tamburrini, ex direttore della filiale iatalina "Aiuto alla Chiesa che Soffre" e responsabile del Rapporto annuale sulla libertà religiosa nel mondo (redatto in sei sei lingue), Antonio Socci, autore del libro I nuovi perseguitati e Massimo Introvigne, rappresentante dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni. Dice Ingtrovigne: «Il Christian Rights Watch è un'idea importante a cui l'OSCE potrebbe collaborare. Esistono iniziative di queso tipo, come "Aiuto alla Chiesa che Soffre" e l'Osservatorio di Vienna sull'intoilleranza. la raccolta dati è egregia. Il problema, come dice il Foglio, è l'attenzione mediatica: i cristiani sono la minoranza vittima dei tre quarti delle discriminazioni, ma non ottengono neppure un qwuarto dell'attenzione giornalistica. Christian Rights Watch potrebbe essere un centro di coordinamento capillare».
Di seguito l'articolo di plauso e adesione pubblicato ieri da
La Bussola Quotidiana.

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Davanti alle continue uccisioni di cristiani nel mondo, e soprattutto nei paesi islamici, questa mattina Il Foglio di Giuliano Ferrara lancia l’idea di creare un “Christian Rights Watch”, come esito di “una mobilitazione laica di idee, politica e cultura che tenga alta l’attenzione sul dramma infinito dei cristiani massacrati”.

E’ una bella idea, a cui noi de La Bussola Quotidiana aderiamo più che volentieri, ma non vorremmo che si ponessero dei limiti “religiosi”. Ferrara  vede “Christian Rights Watch” concentrato soprattutto sul mondo islamico, perché scommette sulla libertà religiosa come “forcipe per aprire lo scrigno del mondo islamico”. E’ vero che oggi le minacce ai cristiani arrivano soprattutto dai fondamentalisti di quel mondo, aggravate dalla presenza di una regia che supera i confini nazionali, ma non possiamo dimenticare ciò che accade in India, in Cina, in Vietnam, in Corea del Nord e, con connotati diversi, anche qui in Europa, come ha più volte ricordato il Papa accomunando laicismo e fondamentalismo.
Sarebbe davvero paradossale che nel proporre una importante iniziativa del genere si operasse già all’origine una discriminazione tra perseguitati e perseguitati.

Chiarito questo, però, noi ci stiamo. E siamo sicuri che altri soggetti aderiranno all’iniziativa. Per cui, caro Ferrara, raccogli tutte le adesioni e poi incontriamoci e iniziamo. La realtà lo esige.

- Il Foglio