Chi è lo psicologo cattolico? Un convegno per spiegarlo
Nella mentalità comune ma anche tra gli addetti ai lavori la definizione di “psicologo cattolico” risulta spesso labile. Eppure, nell’odierno contesto culturale, è quantomai importante capire come tenere insieme vita di fede e professione in ambito psicologico. Di qui il convegno organizzato dall’Associazione di psicologia cattolica con relatori di rilievo. Iscrizioni aperte.
Chi è lo psicologo cattolico? Questa domanda, solo apparentemente semplice, circola molto tra quanti - siano essi pazienti, studenti di corsi universitari in ambito psicologico o anche professionisti stessi - si approcciano al mondo della psicologia partendo da una prospettiva di fede. Uno psicologo cattolico è una sorta di alter ego del direttore spirituale? O è forse un professionista che dichiara pubblicamente di influenzare i propri pazienti secondo la propria confessione religiosa? O forse quel “cattolico” è una semplice etichetta che nella realtà dei fatti si traduce in tutto e il contrario di tutto? Questi interrogativi, solo esemplificativi, rivelano quanto la definizione di “psicologo cattolico”, nella mentalità comune ma spesso anche tra gli stessi addetti ai lavori, risulti essere fumosa, indefinita, labile, interpretabile.
Per provare invece a delineare l’identità dello “psicologo cattolico” e, nel contempo, per provare a capire il nesso di chi si riconosce sotto queste spoglie con la tradizione e con le correnti di psicologia contemporanea, l’Associazione di psicologia cattolica - che si pone come obiettivi ultimi quelli di aiutare i professionisti che operano in ambito psicologico a tenere assieme vita di fede e professione e di favorire la promozione di una psicologia integrale della persona, fondata sull’antropologia tomista - ha deciso di proporre un convegno sul tema aperto a tutti gli interessati. L’evento, dal titolo appunto “Chi è lo psicologo cattolico?”, è in calendario il 20-22 gennaio 2023 presso l’hotel Villa Aurelia, a Roma, e vedrà la partecipazione di relatori di assoluto rilievo, sia a livello nazionale, sia internazionale.
L’avvio dei lavori, venerdì 20 gennaio, è fissato per le 21.00, con una breve introduzione da parte di Stefano Parenti, presidente dell’Associazione di psicologia cattolica, e la celebrazione della Santa Messa. È tuttavia sabato 21 gennaio a rappresentare il momento centrale del convegno, con sei relatori che andranno a riflettere secondo diverse angolature e competenze sulla tematica che dà il la all’evento. Il primo a entrare in medias res sarà il professore dell’Università Abat Oliba CEU di Barcellona Martìn Echavarrìa, che volgerà la propria attenzione al legame tra la tradizione e la psicologia contemporanea. Un tema, questo, che sarà anche al centro dell’intervento del presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella, e anche dei due docenti di teologia Ignacio Andereggen e Giovanni Cucci, in un approfondimento a due voci dal titolo: “Tradizione tomista e tradizione ignaziana: cosa insegnano allo psicologo contemporaneo?”. L’intensa giornata si concluderà quindi all’insegna del femminile, con una relazione, anche questa corale, dal carattere in un certo senso più pragmatico, incentrata sul delicato tema delle crisi matrimoniali: a portare ai presenti le proprie riflessioni, due professioniste che da anni declinano nella propria pratica clinica e nelle proprie riflessioni una visione basata sull’antropologia cristiana, ossia la neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta Mariolina Ceriotti Migliarese e la formatrice e psicologa Vittoria Maioli Sanese.
Anche la giornata di domenica vedrà l’apertura su due tematiche che oggigiorno rappresentano una sfida sempre più importante, anche e soprattutto in relazione al contesto culturale sempre più lontano da riferimenti cattolici: il lavoro con gli adolescenti e quello con persone con disabilità, con gli interventi a cura della psicologa, psicoterapeuta e psicomotricista Maria Monetti e del sacerdote e formatore Gabriele Scardocci. Prima di pranzo, a concludere la carrellata di relatori, ultimo ma non certo per importanza, l’intervento del noto sacerdote, filosofo e teologo don Luigi Maria Epicoco, che focalizzerà la propria attenzione sulla missione dello psicologo cattolico.
Accanto al valore formativo del convegno, che abbiamo visto seguire un iter che parte dal passato, dalle radici, per andare a toccare le sfide del presente e, infine, aprire al futuro con la relazione conclusiva, l’Associazione di psicologia cattolica ha deciso di puntare sul ritrovarsi in presenza, proprio nel centro della cristianità, anche per favorire il confronto e la costruzione di nuove relazioni, sempre più necessarie per far sì che il mondo cattolico possa incidere sulla realtà. Per partecipare è necessario registrarsi a questo link (costo iscrizione 30 euro) entro il 10 ottobre.