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possibile nomina

Caso Gänswein, si riaprono le danze

Secondo le ultime indiscrezioni l'ex segretario di Ratzinger, finora "esiliato in patria" senza incarichi, potrebbe uscire dal limbo per approdare a una nunziatura.

Borgo Pio 12_04_2024
Vatican Media/LaPresse 19-05-2023

L'indiscrezione arriva dal quotidiano argentino La Nacion, con un articolo a firma di Elisabetta Piqué, vaticanista vicina al Papa: per mons. Georg Gänswein si avvicinerebbe la fine del limbo che dall'estate scorsa lo vede "esiliato in patria" senza incarichi – limbo che in realtà dura da ben quattro anni, cioè da quando rimase solo nominalmente Prefetto della Casa Pontificia, ma di fatto demansionato.

Sarebbero archiviate le tensioni tra i due, che riecheggiano nei rispettivi libri (al Nient'altro che la verità di Gänswein Francesco ha opposto la "sua" verità in El sucesor). La svolta risalirebbe all'incontro avvenuto a ridosso del primo anniversario della morte di Benedetto XVI, quando l'arcivescovo tedesco è stato ricevuto dal Papa regnante insieme alle Memores Domini che avevano assistito il Papa emerito durante e dopo il pontificato. In quell'occasione, scrive la Piqué, Gänswein «avrebbe espresso al Pontefice la sua disponibilità a collaborare e il suo disagio di trovarsi senza alcuna posizione».

Disponibilità accolta dal Papa con «una decisione inaspettata» (che la Piqué, rasentando l'agiografia, descrive come «del tutto in linea con quella misericordia, apertura di cuore e mancanza di rigidità che predica il primo papa gesuita fin dall'inizio del suo pontificato»). Per Gänswein arriverebbe un incarico diplomatico: dove? Si riapre ora il rebus dei pronostici.