Casadei, il bastian contrario che parte dai nudi fatti
Scritti contrari. Per non annegare nel pensiero liquido è il significativo titolo di un libro che raccoglie una serie di articoli scritti nel corso degli ultimi anni da Rodolfo Casadei, inviato speciale della rivista Tempi. “Contrari” vuol dire controcorrente, anticonformisti, fuori dal coro.
Scritti contrari. Per non annegare nel pensiero liquido è il significativo titolo di un libro che raccoglie una serie di articoli scritti nel corso degli ultimi anni da Rodolfo Casadei, inviato speciale della rivista Tempi. “Contrari” vuol dire controcorrente, anticonformisti, fuori dal coro, un genere in cui da qualche tempo in verità si cimentano non pochi giornalisti, autori di blog, opinionisti più o meno qualificati.
Tuttavia ci sono due modi di essere “contrari”. Uno, quello più praticato, è tutto sommato facile. Basta dire di avere delle informazioni che finora nessuno ha divulgato e di volerle condividere. Di solito riguardano personaggi o entità potenti accusati di tramare contro la gente, ignara e tenuta all’oscuro, di ordire piani e complotti, a livello nazionale o internazionale, dalle conseguenze catastrofiche. Per fare un esempio, lo scorso anno è circolata, ripresa con entusiasmo su blog e social networks, la “denuncia” che i flussi migratori illegali dall’Africa all’Europa sono parte di un progetto che mira a svuotare dei suoi abitanti il continente africano per far posto alle centinaia di milioni di cinesi – tra 300 e 500 milioni – che tra il 2018 e il 2020 vi si trasferiranno. L’“analisi” parte da alcuni fatti reali – la crescente partnership economica tra Cina e stati africani, la presenza di centinaia di migliaia di cinesi emigrati in Africa per lavoro, i quartieri residenziali di alcune città costruiti da imprese cinesi e quasi privi di abitanti… – che proverebbero l’esistenza del suddetto progetto, già in atto, sotto gli occhi di tutti, ma invisibile ai più. Inutile dire che il piano “svelato” preso a esempio più che non essere vero è impossibile. Vorrebbe dire trasportare dalla Cina all’Africa da 270 a 450 mila persone al giorno tutti i giorni per tre anni (e nei primi tre mesi del 2018 di un simile flusso di persone non c’è prova). Nel frattempo, inoltre, l’Africa non si svuota affatto perchè le decine di migliaia di africani che emigrano in Europa sono largamente rimpiazzate dai nuovi nati: il numero dei bambini che nascono in Africa ogni giorno è più o meno pari a quello degli africani che lasciano il continente in un anno.
Tuttavia tante persone continuano a pensare che la notizia sia sostanzialmente vera, apprezzano chi ha scoperto l’esistenza del piano e l’ha denunciato, continuano a seguirlo avidi di sempre nuove rivelazioni. “Tanto peggio per i fatti”, manipolati o taciuti.
L’altro modo di essere “contrari” è tutt’altra cosa. È una osservazione realistica, procedendo dai fatti, al servizio della verità. Questo fa in maniera eccellente Rodolfo Casadei, uno sguardo cristiano sul mondo, caritatevole e confidente oltre che realistico, che gli fa vedere nei cristiani perseguitati non delle vittime, ma dei testimoni e martiri di fede, “tribolati ma non schiacciati”, nelle tragedie africane l’umanità eroica dei santi, nella minaccia jihadista le ragioni di un’identità più salda. Non ci sono parole per descrivere la sua professionalità migliori di quelle usate da Luigi Amicone, per tanti anni suo direttore, che ha scritto la prefazione a Scritti contrari: “che si tratti di spiegare al lettore gli ultimi sviluppi di una guerriglia nel cuore più sperduto della tenebra africana – scrive l’ex direttore di Tempi – combattere con fioretto e spada i dogmi del mainstream, raccontare il puzzle mediorientale o discutere di politica italiana... troverete in lui sempre ‘roba buona’, di prima mano, tagliata con abilità giornalistica asciutta, lontana dalle formule del sofismo dialettico e, soprattutto, idiosincrasica rispetto all’abuso di retorica, spesso saccente quanto vuota, tanto in voga nel giornalismo dei ‘commentatori’ professionisti cosiddetti”.
Scritti contrari comprende 42 articoli scritti quasi tutti tra il 2015 e il 2017, molti dei quali tratti da Il Deserto dei Tartari, il blog di Casadei pubblicato sulla rivista Tempi. Sono divisi per argomento in sei sezioni: “Terrorizzati”, sul terrorismo jihadista e il modo di affrontarlo e sconfiggerlo, “Elogio delle frontiere (la saga dei migranti), sull’ideologia solidaristica, contro la retorica dei muri e dei ponti, “Russi & Americani”, sul nuovo ordine mondiale e il futuro dell’Occidente, e, ancora, “L’Europa che non vi lasciano capire”, “Mutazioni antropologiche”, “Diatribe cattoliche”.
Il merito di aver raccolto degli articoli dedicati a un argomento scritti in momenti diversi è di dare continuità e completezza a notizie e riflessioni sparse, lette a distanza di tempo. “Oggi che il giornalismo diventa spesso un mestiere esclusivamente da buoi attaccati al carro e criceti che corrono in una ruota – scrive ancora Amicone – è davvero una boccata d’aria di altri tempi (indispensabile però per leggere bene quelli odierni) avere come compagno di riflessione gli appassionanti reportage e gli altrettanto incisivi scritti di battaglia culturale” di Casadei. Non si può che essere d’accordo.
Scritti contrari è stato pubblicato dalla casa editrice La Vela nel 2018.