Carlo Amirante
Era un tenentino della Nunziatella quando il Regno delle Due Sicilie cadde in mani piemontesi...
Era un tenentino della Nunziatella quando il Regno delle Due Sicilie cadde in mani piemontesi. Si ritrovò a cannoneggiare Roma a Porta Pia. Ferito, fu intervistato in ospedale da Edmondo De Amiciis, che lo trovò piangente: non si dava pace di aver sparato contro il Papa. Guarito, si recò dal b. Pio IX, che lo perdonò. Ma non se la sentì di continuare a far parte di un esercito che lo costringeva a scegliere tra il suo onore di soldato e quello di cattolico. Si dimise e si fece prete a Napoli, dove morì in odore di santità (è in attesa di beatificazione). Fu maestro della scrittrice Matilde Serao e capo degli esorcisti della diocesi. Ho adombrato la sua figura nel mio romanzo-thriller Immortale Odium (Rizzoli).