Card. Eijk: niente più liturgie senza prete
L'arcivescovo di Utrecht annuncia il piano per eliminare le celebrazioni della Parola che quasi ovunque hanno sostituito la Messa domenicale.
Con una lettera alla sua diocesi di Utrecht, datata 14 febbraio, il cardinale Willem Eijk ha dichiarato di voler porre fine, entro i prossimi cinque anni, alle celebrazioni della Parola guidate da un diacono o da un laico, che in molti luoghi d'Europa stanno sostituendo le vere e proprie Messe, complice la carenza di sacerdoti.
«Dal 1° gennaio 2028, i servizi della Parola e della comunione la domenica saranno consentiti solo in situazioni eccezionali», ha dichiarato il porporato, con l'auspicio «che in questo modo la celebrazione dell'Eucaristia riacquisti sempre più la sua centralitò nelle domeniche e nelle solennità dell'arcidiocesi di Utrecht come celebrazione del mistero pasquale nel giorno del Signore, la domenica, giorno in cui noi facciamo particolare memoria del Signore risorto dai morti».
Centralità dell'Eucaristia che probabilmente tali celebrazioni "senza prete" (e quindi senza consacrazione) hanno finito per offuscare, e con essa la distinzione tra sacerdozio comune dei fedeli e sacerdozio ministeriale di preti e vescovi.