Campeggio per baby trans
Nel 2008 una mamma di un bambino che soffriva di "disforia di genere" si inventa un campeggio per bambini come il suo dove i piccoli potevano giocare con i giochi dell'altro sesso e vestirsi con i vestiti dell'altro sesso.
Nel 2008 Lindsay Morris, una mamma di un bambino che soffriva di "disforia di genere", si inventa un campeggio per bambini come il suo dove i piccoli potevano giocare con i giochi dell'altro sesso e vestirsi con i vestiti dell'altro sesso. Il campeggio si chiamava Camp I am.
La signora Morris, di professione fotografa, documentò anno dopo anno la crescita di questi bambini e a distanza di 13 anni ha riunito buona parte di quei bambini, ormai diventati giovani adulti, per una rimpatriata.
Non fu l’unico esperimento sociale del genere. Ad esempio ricordiamo il Rainbow Day Camp rivolto a bambini dai 4 ai 12 anni.
Ciò che vale per gli adulti vale a maggior ragione per i bambini: non ci può essere una frattura tra fisicità e psiche. È la psiche che deve riconoscere la propria identità sessuale nel corpo. Maschio e femmina non possono essere patologie.